“Ho appena bruciato 800 milioni di dollari di token ERC20 TRX”, dichiara Justin Sun, il fondatore della TRON foundation. “I token TRX ERC20 presto diventeranno artefatti storici. Non scordatevi di tenerne uno come souvenir!”, ha poi aggiunto.
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I just burned 800 million USD worth $TRX ERC20 tokens. $TRX ERC20 tokens will soon become historical artifacts???? Don't forget to keep one as a souvenir. ????#TRON
— Justin Sun (@justinsuntron) November 1, 2018
I token ERC20 del progetto TRON, ospitati dalla blockchain Ethereum, sono infatti diventati obsoleti da quando il progetto ha lanciato la propria blockchain nativa.
I token ERC20, infatti, erano poi stati migrati sulla blockchain di TRON, dove ora vivono indipendentemente da Ethereum.
Cos’è TRON?
TRON mira a costruire un servizio di distribuzione di contenuti per mezzo di un sistema push-based per i creatori di contenuti.
Utilizzando la tecnologia blockchain e l’archiviazione distribuita, TRON intende costruire formando un ecosistema decentralizzato di intrattenimento dei contenuti.
I possessori di token TRX possono liberamente pubblicare, memorizzare e possedere dati. In breve, TRON mira ad essere una versione peer to peer di iTunes o del Google Play Store.
Lo sviluppo di un simile ecosistema non è certo semplice, ma la Tron Foundation sembra essere motivata a investire quanto piú possibile per aumentare le possibilità di successo.
TRON tempo fa ha infatti acquisito Bittorrent, avendo alla fine la meglio su avversari come NEO.
E adesso, dopo l’acquisizione, Bittorrent è un super rappresentante del network TRON.