È arrivato oggi il primo via libera in Italia per una normativa relativa a blockchain e smart contract come parte dell’emendamento al decreto Semplificazioni.
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L’annuncio è stato fatto ieri in Senato e la normativa italiana è volta alla “possibilità di dare un valore giuridico a una transazione che sfrutti un registro elettronico distribuito e informatizzato, senza passare da notai o enti certificatori centrali”, spiega Fulvio Sarzana, uno dei 30 esperti blockchain del MiSE, durante un’intervista con il Sole24ore.
Spiega Fulvio Sarzana:
“La norma sullo smart contract invece dà a un contratto eseguito in automatico da un programma informatico il valore giuridico di un contratto normale, scritto e firmato”.
Questa normativa, quale emendamento del decreto, è stata approvata ieri dalle commissioni Affari costituzionali e lavori pubblici del Senato, il cui primo firmatario è stato Stefano Patuanelli del Movimento 5 Stelle.
Per diventare legge, ora la normativa su blockchain e smart contract deve passare in Aula e poi alla Camera. Successivamente, l’Agenzia per l’italia digitale dovrà individuare – entro 90 giorni – gli standard per i documenti che saranno gestiti usando la blockchain.