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XRP news: market cap potenziale sovrastimato

Il market cap di XRP potrebbe essere sovrastimato. A dirlo è un recente report di Messari che ha studiato i dati che riguardano la circulating supply di XRP (la criptovaluta di Ripple).

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La capitalizzazione di mercato di una crypto è pari al prodotto del prezzo di una singola coin per il numero totale di coin in circolazione, ovvero la cosiddetta circulating supply.

Se le stime di Messari fossero corrette, la circulating supply e di conseguenza il market cap di XRP sarebbero sovrastimati del 48%. In altre parole, al posto dei circa 13 miliardi di dollari attualmente calcolati ad esempio su CoinMarketCap, il valore reale sarebbe di poco inferiore ai 7 miliardi di dollari.

Questo riporterebbe XRP al terzo posto tra le maggiori criptovalute per capitalizzazione di mercato, ampiamente dietro Ethereum.

I dati pubblicati da Messari, infatti, stimano una circulating supply reale di XRP sarebbe poco inferiore ai 22 miliardi di token, contro gli oltre 40 dichiarati ufficialmente.

A breve dovrebbe essere pubblicato da Ripple il report sulla trasparenza del Q4 del 2018, ma è improbabile che siano indicate cifre differenti rispetto a quelle attualmente disponibili tramite le API ufficiali di XRP per quanto riguarda la circulating supply ufficiale.

Il team di Messari ha comunque chiesto a Ripple un commento sulle proprie analisi, ma ad oggi non risulta essere ancora arrivata alcuna risposta ufficiale.

Da dove deriva questa potenziale sovrastima di XRP

Il problema nasce dal fatto che un gran numero di XRP che risultano in circolazione, sarebbero invece tenuti obbligatoriamente fermi da alcuni partner di Ripple, tra cui una fondazione ed i co-fondatori.

Infatti, ad oggi tutti i 100 miliardi di XRP sono già stati creati, ma solo 41 sono stati immessi sul mercato. Di questi 59 sono ancora detenuti di Ripple stessa e verranno rilasciati nel corso del tempo, ma proprio per questo non andrebbero certo conteggiati nella circulating supply.

Secondo Messari ci sarebbero anche altri 19 miliardi circa di XRP che, pur risultando ufficialmente immessi sul mercato, non sarebbero invece disponibili all’uso perché bloccati dai partner.

Pertanto, in totale gli XRP realmente messi in circolazione sarebbero 22 miliardi, e non 41.

Ad esempio, il co-fondatore di Ripple Jed McCaleb, che ora ha lasciato l’azienda e lavora al progetto Stellar di cui è co-fondatore, detiene 6,7 miliardi di XRP che però può vendere solo al ritmo teorico dell’1% del volume degli scambi giornalieri.

McAleb, però, ha dichiarato:

“Quello che posso vendere al giorno è molto meno dell’1% del volume totale giornaliero. Non sono sicuro di poter dire come (il volume degli scambi di riferimento) sia calcolato”.  

Inoltre, anche altri co-fondatori di Ripple, come Arthur Britto e Chris Larsen, potrebbero avere restrizioni simili.

Dunque, secondo i calcoli di Messari, il totale dei token XRP che non sono realmente da calcolare come market cap sarebbero 19,2 miliardi, pari al 48% di quelli ufficialmente dichiarati in circolazione.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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