HomeCriptovaluteCambridge Associates: “gli investitori istituzionali dovrebbero studiare le criptovalute”

Cambridge Associates: “gli investitori istituzionali dovrebbero studiare le criptovalute”

Cambridge Associates, società di consulenza per investimenti privati ed istituzionali, compresa la gestione di portafogli per la pensione, ha dichiarato che gli investitori istituzionali dovrebbero iniziare a considerare l’ipotesi di investire anche in criptovalute.

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L’azienda fornisce i suoi servizi a istituzioni che gestiscono un patrimonio complessivo superiore ai 300 miliardi di dollari.

Gli analisti di Cambridge hanno scritto in una nota pubblicata oggi:

“Nonostante le sfide, crediamo che valga la pena per gli investitori iniziare a esplorare quest’area oggi con un occhio di riguardo al lungo termine. Sebbene questi investimenti comportino un alto grado di rischio, alcuni potrebbero addirittura rivoluzionare il mondo digitale”.

L’elevato rischio e la mancanza di regolazione normativa ha tenuto per ora alla larga gli investitori cosiddetti istituzionali da questo settore. Inoltre, il crollo dei prezzi del 2018 non ha certo creato maggiore interesse nei confronti di questi nuovi asset, ma ora che le acque paiono essersi calmate l’interesse potrebbe tornare a crescere.

La nota di Cambridge Associates raccomanda di investire “una considerevole quantità di tempo” per studiare a fondo questi asset, compresi i vari modi di investirci, come i fondi di capitale di rischio o l’acquisto diretto di token.

“Le drammatiche declinazioni che hanno sconvolto il settore crypto hanno sollevato interrogativi sul futuro di questi asset e sulla tecnologia blockchain che li sostiene. Tuttavia, osservando il panorama degli investimenti, vediamo un’industria che si sta sviluppando, non vacillando”.

L’ingresso degli investitori istituzionali in questo settore è atteso da tempo, perchè oltre a portare capitali freschi potrebbero anche portare una buona dose di credibilità.

Cambridge Associates criptovalute

Ma a quanto pare questo ingresso è già iniziato, seppur molto lentamente, visto che sono già due i fondi pensione americani che hanno investito in un fondo di venture capital per il settore delle blockchain e gli asset digitali.

Infatti, se bitcoin dovesse confermare la sua ipotetica natura deflattiva, potrebbe essere un asset adatto ad esempio proprio per quegli investimenti di lungo periodo, come i fondi pensione, che non sono alla ricerca di rendimenti immediati, a patto che volatilità e il rischio si riducano drasticamente.

Il consiglio di Cambridge Associates non è ancora quello di investire una porzione rilevante dei risparmi in bitcoin o criptovalute, ma di iniziare a studiare bene questi asset che potrebbero avere potenzialità interessanti in tal senso. Per poterci investire con successo occorre conoscerli bene e tale conoscenza richiede molto studio.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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