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Trading crypto: cos’è lo scalping?

Cos’è lo scalping? Chi fa trading e ne fa una fonte di reddito significativa, non solo un divertimento, è importante avere delle strategie che permettano di guadagnare in modo indipendente dall’andamento del mercato.

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In questo caso può essere interessante prendere in considerazione lo scalping.

Con questo termine si intende una strategia nella quale ci si approfitta di piccoli mutamenti di prezzo, per cui si basano su una exit strategy, cioè una strategia di uscita dal mercato, molto rigida perché una singola perdita molto forte potrebbe cancellare i piccoli guadagni effettuati.

Dato che lo scalping necessita come strategia di una grande rapidità di esecuzione si adatta molto bene al mercato delle criptovalute.

Vediamo un caso:

In questo caso, dopo un andamento positivo, il titolo appare stabilizzato in un movimento orizzontale che comunque è oscillatorio. Lo scalping viene proprio a trarre utilità da queste oscillazioni traendone dei piccoli utili che riescono ad essere anche significativi, ma che richiedono una presenza attenta e continua sul mercato.

Inoltre in una strategia che coinvolge più asset lo scalping si contrappone al cosiddetto “Let Your Profits Run”, lascia che i tuoi profitti corrano, nella quale si abbandonano gli asset con crescite minori per concentrarsi su quelli con profitti maggiori.

Se uno effettua lo scalping preferisce agire in continuo su tutti gli asset, purché questi presentino delle oscillazioni significative ed interessanti.

Lo scalping richiede una presenza continua sul trading e quindi può essere personalmente molto pesante se non ci si appoggia a sistemi algoritmici che, comunque, possono essere pericolosi. Un trader che fa scalping può compiere anche oltre 100 transazioni per singolo asset.

Inoltre, i costi di transazione sono un elemento che deve essere sempre considerato e che appare rilevante.

Una strategia di scalping poi non si può esimere da una serie di conoscenze di base di analisi tecnica, soprattutto di indicatori come la RSI (relative strenght index, indice di forza relativa) che viene ad indicare se una valuta virtuale sia sopra o sottovalutata, facendola acquistare solo nel secondo caso.

Un altro indicatore utile sono le cosiddette “Bande di Bollinger”, nella quale viene costruito un canale sulla base di una media mobile centrale attorno a cui si muove un canale la cui ampiezza dipende dalla volatilità, calcolata come deviazione standard.

Un canale largo corrisponde ad una situazione di forte volatilità, mentre uno stretto ad una volatilità più contenuta. Quando la quotazione è al di sopra della media mobile si è in una situazione di sopravvalutazione e quindi è meglio non acquistare, ed il momento adatto per lo scalping è quando viene toccato il limite del canale.

Si tratta di una strategia che può consentire anche guadagni significativi, ma che richiede conoscenze tecniche e molta dedizione. Per questi motivi sarebbe utile seguire corsi ad hoc prima di intraprendere, perché il “fai da te” può essere deludente sia per il tempo impiegato sia per le possibili perdite.

Fabio Lugano
Fabio Lugano
Laureato con lode all'Università Commerciale Bocconi, Fabio è consulente aziendale e degli azionisti danneggiati delle Banche Venete. E' anche autore di Scenari Economici, e conferenziere ed analista di criptovalute dal 2016.
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