Torna a fare da padrone e a tenere lo scettro del migliore rialzo il valore di Enjin Coin (ENJ) che si ritrova nuovamente a salire con un balzo che lo porta a superare il 20% dai valori delle ultime 24 ore.
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Enjin Coin si porta oltre i 155 milioni di dollari di capitalizzazione, spingendosi in 41esima posizione.
Il valore di Enjin Coin ha sicuramente beneficiato delle recenti news riguardanti la partnership con Samsung.
Nel corso delle ultime 48 ore la maggior parte delle criptovalute e in particolare bitcoin ed Ether si sono spinte ai livelli che non vedevamo dalla fine di febbraio. La giornata però evidenzia in particolare un ottimo andamento di Bitcoin Cash (BCH) che sale di oltre il 3%.
A differenza di quanto scritto venerdì, Crypto.com Chain rintraccia del 5%, ma tra le peggiori più famose e più importanti, i movimenti ribassisti più accentuati sono di Litecoin (LTC), Binance Coin (BNB) e Cardano (ADA), tutte in discesa del 2%.
Il rialzo del fine settimana ha riportato nuovamente la capitalizzazione totale oltre i 140 miliardi di dollari, livello visto l’ultima volta a metà di febbraio e prima ancora alla fine di dicembre. È un chiaro segnale di una forza del mercato generale da parte di tutto il settore.
Ma quello che più emerge è che le prime tre crypto – BTC, Ethereum e Ripple – perdono terreno, anche se di pochi decimali di dominance, a vantaggio delle altcoin.
I rialzi dell’ultima settimana hanno beneficiato sia Litecoin che EOS che continuano a distanziarsi ed allontanarsi dalla sesta posizione detenuta da Bitcoin Cash.
Il recente recupero di Stellar (XLM) le permette di scavalcare Tether stabilizzandosi in ottava posizione. Tutto questo evidenzia la forza delle altcoin.
Il valore di Bitcoin (BTC)
Venerdì sera i prezzi del bitcoin hanno rotto con decisione la resistenza psicologica dei 4 mila dollari spingendosi verso i 4.200 dollari, tornando a rivedere i livelli di metà febbraio.
Un segnale importante che arriva in un contesto dove l’impostazione ciclica fa prevalere un andamento ribassista. È un segnale di forza da parte del mercato. I volumi hanno accompagnato i livelli, tra 4.000 e 4.200 dollari.
Il fine settimana ha visto una diminuzione degli scambi ma non delle prese di beneficio che hanno fatto tornare indietro i prezzi e questo è un segnale positivo. Positività che continuerà a rimanere presente se i prezzi nei prossimi giorni riusciranno a consolidarsi oltre i 3.900 – 4.000 dollari. Sarebbe invece negativa una eventuale estensione ribassista sotto i 3.850 dollari.
Il prezzo di Ethereum (ETH)
Anche Ethereum riesce a dare un colpo di coda e a rompere la congestione presente dalla scorsa metà di febbraio.
La spinta rialzista che si è sviluppata durante il sabato notte ha visto i prezzi di Ethereum andare oltre quota 147 dollari, un livello che era stato abbandonato lo scorso febbraio.
Al momento Ethereum vede i prezzi tornare all’interno della congestione che sta caratterizzando le oscillazioni da metà febbraio ma il segnale continua a confermare la tendenza rialzista iniziata dal minimo di inizio dello scorso mese. Tendenza che continua a mantenersi con i prezzi sopra i 135 dollari.
La violazione di questo supporto dinamico attirerebbe vendite di breve periodo e la possibilità di rivedere area 130-125 dollari. Solamente la mancata tenuta di questi supporti farebbe tornare la speculazione al ribasso.