La ICE, Intercontinental Exchange Inc. potrebbe nuovamente rinviare la data di rilascio del proprio future su BTC, basato su Bakkt, a causa di problemi regolamentari, come afferma il Wall Street Journal.
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I piani iniziali prevedevano il rilascio della piattaforma nel novembre 2018. Grazie anche all’intervento di grandi investitori come Microsoft, Bakkt ha accumulato un importo di 182 milioni di dollari. Ciò nonostante tutto sembra impantanato all’interno di discussioni con la CFTC, la Commodity Futures Trading Commission, l’ente federale di controllo sul mercato dei futures.
I contrasti tra ICE e CFTC sembrano essere radicali, basati proprio sul concetto di quali controlli dovrebbero essere applicati all’iniziativa. I colloqui si sono arenati a febbraio quando l’ente di controllo ha chiesto a Bakkt di rendere pubblici i propri business plan e di farli sottoporre a commenti pubblici, cosa che la venture capital si è rifiutata di fare.
Da quel momento sono proseguite discussioni su come implementare il future nell’ambito delle norme previste dal CFTC. Come ha affermato un esponente di ICE:
“Stiamo percorrendo un processo di revisione regolamentare e presto saremo in grado di fornire nuove informazioni al mercato”.
Un altro problema che sia Bakkt sia la CFTC devono ancora risolvere è relativo alla responsabilità dei fondi dei clienti, dato che le valute virtuali pongono dei problemi prima sconosciuti al regolatore.
Normalmente se si crea un future su un prodotto i dollari a garanzia del contratto vengono depositati su un conto bancario vincolato. Nel caso si costruisca però un future con collaterale BTC bisogna regolamentare il deposito della valuta virtuale, problema di carattere non secondario e che richiede dei servizi di deposito certificati per le valute virtuali.
ICE con Bakkt intende creare un mercato trasparente di futures basato su bitcoin e permetterne lo scambio sullo stesso mercato in cui vengono scambiati i futures su prodotti come il cotone o il petrolio, prevedendo anche la consegna fisica del BTC stesso.
Questo dovrebbe da un lato permettere la copertura del rischio di cambio e quindi rendere il prezzo di BTC più trasparente nella sua formazione, ma, purtroppo, si scontra allo stato attuale con una serie di problemi normativi imprevisti.