La giornata di oggi vede una prevalenza netta di segni rossi. Gli unici segni verdi sono quelli di Dash, con il prezzo che sale dell’8% da ieri, e Monero, il cui valore aumenta dell’1%.
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Dash, dai minimi di venerdì scorso, mette a segno un +40% in poco più di tre giorni. Il rialzo iniziato nel fine settimana spinge i prezzi toccare la soglia dei 177 dollari che sono i livelli che Dash non vedeva dallo scorso ottobre 2018.
Dai minimi di inizio febbraio, il prezzo di Dash sale del 175%. Dash si sta trascinando in territorio positivo anche Monero, due crypto molto simili per utilizzo e sviluppo del protocollo.
I motivi del movimento al rialzo di Dash potrebbero essere dovuti all’aggiornamento del masternode. Da aprile ad oggi sono stati fatti due aggiornamenti e questo garantisce maggiore sicurezza alla crypto nota per garantire il suo totale anonimato e privacy.
Tra i movimenti più drastici verso il basso, tra le prime 20 crypto in classifica, si fa notare Cosmos (ATOM), così come anche Basic Attention Token (BAT), entrambe -5%.
Il momento rimane delicato a causa della volatilità elevata, con prezzi che oscillano sui massimi di periodo. Durante la notte c’è stato un movimento concertato molto importante con prezzi che hanno oscillato del 10%.
Il rialzo delle ultime ore continua a confermare la capitalizzazione a ridosso dei 246 miliardi. La dominance del bitcoin torna nuovamente a salire di qualche decimale, andando nuovamente al 57%. Mentre invece Ethereum si conferma sopra il 10%, scendendo sotto l’11% dove era arrivata la scorsa settimana, Ripple torna nuovamente ad accusare il ribasso delle quotazioni del 20% dai massimi di giovedì scorso, e la sua dominance scende sotto il 7%.
Giovedì i prezzi erano a ridosso dei 48 centesimi di dollaro, e ora sono a circa 40 centesimi.
Summary
Bitcoin (BTC)
Doppio massimo nella notte per bitcoin che si spinge in area 8.250-8.300 dollari, segnando l’attuale struttura tecnica. Un livello che dovrà essere seguito con attenzione nelle prossime ore e nei prossimi giorni. Una mancanza di ritorno oltre gli 8.300-8.200 dollari e un eventuale discesa sotto i 7.500 dollari potrebbero far scattare ulteriori prese di beneficio e far scivolare i prezzi sotto i 7.000 dollari, i minimi relativi di venerdì scorso. Un eventuale movimento attrarrebbe le vendite, provocando un’ulteriore discesa da parte dei prezzi.
In un’ottica mensile, il livello di supporto di riferimento rimangono i 6.300-6.000 dollari.
Ethereum (ETH)
Per Ethereum la struttura tecnica è molto simile a bitcoin, con un doppio massimo raggiunto nella notte di poco inferiore a quello di giovedì scorso. Dopo che i prezzi hanno corso verticalmente la scorsa settimana, facendo risalire le quotazioni a 280 dollari in 5 giorni con un +50%, ora è necessario per Ethereum trovare una base di appoggio su cui ricostruire una ripartenza.
Durante il fine settimana il primo livello di supporto è stato segnato intorno a 230 dollari, che ha fornito un impulso rialzista nella notte appena trascorsa.
La spinta non ha trovato la forza per riportare i prezzi alle quotazioni della scorsa settimana, record per il 2019.
È necessario per ETH non violare nelle prossime ore e nei prossimi giorni i minimi segnati nel fine settimana di 230 dollari. Nel caso di una rottura, i prezzi troverebbero spazio per allunghi che potrebbero portare a testare i 220-200 dollari nei prossimi giorni.
Un’eventuale conferma di questa ipotesi ribassista riporterebbe tensioni su Ethereum dopo quelle che sono state accantonate con gli ottimi rialzi degli ultimi 10 giorni.
Al rialzo è necessario per Ethereum abbattere la resistenza dei 270-280 dollari, che riporterebbe i prezzi a testare la prossima area psicologica dei 300 dollari, livelli abbandonati dallo scorso agosto-settembre 2018.