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Libra: il capo del progetto risponde alle accuse e cerca di far chiarezza

Libra è stata annunciata da due settimane e ha generato un gran clamore mediatico. Molti opinionisti, appartenenti al panorama crypto e non, hanno dato la propria opinione in merito lanciando diverse accuse. Il capo del progetto, David Marcus, ha quindi usato Facebook per rispondere alle accuse e spiegare alcuni aspetti che non erano stati ben chiariti.

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La risposta di Marcus arriva in seguito alla lettera inviata a Facebook da alcuni membri del Congresso degli Stati Uniti d’America, ovvero il Parlamento a stelle e strisce, per chiedere la sospensione del progetto Libra. 

La lettera chiede ufficialmente una “moratoria” immediata del progetto Libra, perché sembrerebbe che questa nuova moneta possa creare un nuovo sistema finanziario con base al di fuori dei confini statunitensi ed in competizione con il sistema monetario americano.

Facebook, risponde il capo del progetto Libra

Sono passate due settimane da quando abbiamo lanciato libra, una nuova criptovaluta basata sulla tecnologia blockchain […]. Da allora sono emerse molte domande e ci sono stati alcuni misunderstandings. Voglio chiarire alcuni aspetti e rispondere alle vostre domande.

Così si apre il post di David Marcus. Innanzitutto è importante sottolineare che Marcus ha usato il termine criptocurrency e quindi la considera in tutto e per tutto una criptovaluta. Nei giorni scorsi c’è stato un gran dibattito in rete in merito, molti ritengono che quella di Facebook non abbia i presupposti per essere definita una criptovaluta. Marcus ha voluuto rispondere alle varie accuse punto per punto.

E’ una blockchain? Non è open…

Avere un nodo e diventare membri della Libra Association non è sicuramente facile come, ad esempio, avere un nodo Bitcoin ma vi assicuro che la blockchain alla base di Libra è stata progettata per essere completamente open. Questo significa che non è necessario diventare membri per sviluppare dei servizi come, ad esempio, un wallet.

Capitolo decentralizzazione

La possibilità di rimpiazzare dinamicamente i nodi è un principio chiave delle blockchain ma abbiamo ritenuto importante partire con entità certificate che operassero in un ambiente regolamentato per assicurare l’integrità del network nelle sue prime fasi di vita. Ritengo che un centinaio di aziende con sede in stati diversi garantiscano una sorta di decentralizzazione, almeno è meglio di niente (Marcus si riferisce al fatto che l’obiettivo è avere 100 membri fondatori nella Libra Association, ndR). A titolo di paragone mi sento di dire che la concentrazione di potere computazionale che hanno le mining pools è troppo spesso trascurato e sottovalutato. Ciò non toglie che ci sono blockchain più decentralizzate di quella alla base di Libra ma gradualmente la renderemo sempre più decentralizzata.

Perchè non c’è ancora un atto costitutivo della Libra Association?

Ne abbiamo parlato qui su Cryptonomist. La Libra Association non compare nel registro del commercio di Ginevra e la sede risulta vuota. Non è stata fissata una data di inizio lavori nè si conosce il giorno in cui i soci si ritroveranno per dare il via in modo ufficiale al progetto. Inoltre dei 280 milioni che avrebbero dovuto versare i 28 soci per ora non c’è nemmeno l’ombra.

Queste le parole di Marcus in merito:

Facebook avrebbe potuto scrivere l’atto costitutivo per l’associazione ma questo sarebbe stato contro lo spirito del progetto. Riteniamo che ogni membro fondatore debba prendere parte al difficile processo di definizione delle regole di governance, alla scelta di un amministratore delegato e ad altre decisioni chiave che non dovrebbero essere prese da una sola entità. Abbiamo cercato di progettare un sistema che limiti la potenza delle singole organizzazioni, tra cui Facebook.

Marcus ha poi chiarito che l’obiettivo di Libra è dare la possibilità a chiunque con uno smartphone di accedere all’economia globale. Molte persone non hanno i soldi per aprire un conto in banca perchè in alcuni paesi ci sono tasse esorbitanti che crescono ancora di più se si hanno pochi soldi sul conto.

Grazie a Libra chiunque con uno smartphone da 40$ connesso a internet potrà gestire i propri soldi e spenderli a costo zero o quasi. Crediamo fermamente che Libra avrà successo e che cambierà la vita di miliardi di persone.

Regolatori e legislatori

I regolatori sono preoccupati da Libra e Marcus ha voluto buttare acqua sul fuoco.

Stiamo parlando di qualcosa di nuovo e se non procediamo correttamente, potrebbero sicuramente presentare rischi nessuno vuole correre. Questo è il motivo per cui ci impegniamo in un processo collaborativo con regolatori, banche centrali e legislatori per garantire che Libra possa essere d’aiuto con il tipo di problemi che il sistema finanziario attuale ha già combattuto, in particolare mi riferisco al riciclaggio di denaro,al finanziamento del terrorismo, etc.

Marcus ha poi precisato che Facebook non controllerà il network ma sarà solo uno degli attori della Libra Association. Facebook non avrà privilegi speciali rispetto agli altri membri.

Calibra è stata creata da Facebook ma, a detta di Marcus, l’azienda di Zuckerberg non avrà accesso ai dati di Calibra inoltre gli utenti potranno scegliere tra una miriade di wallet, in grado di interagire vicendevolmente.

Facebook non avrà alcun diritto speciale e non gestirà il network alla base di Libra. Siamo stati chiari per quanto riguarda la separazione dei dati finanziari e dovremo rispettare i nostri impegni.

Perchè Libra?

Il progetto Libra rientra perfettamente nella mission di Facebook. L’obiettivo è unire il mondo dando la possibilità a ogni individuo di comunicare con chi desidera, anche se si trova dall’altra parte del pianeta. Ad oggi le persone possono inviare messaggi testuali, video, foto, ma trasferire denaro è più complicato […] Abbiamo fatto molto per facilitare la comunicazione tra le persone e ora vogliamo facilitare anche il trasferimento di valore. Se Libra avrà successo Facebook ne trarrà vantaggio e potrà implementarla in tutta la famiglia di app (chiaro il riferimento a WhatApp, Instagram, Messenger, etc, ndR).

Una risposta da parte di Facebook era necessaria dopo 15 giorni di speculazioni e accuse: il capo del progetto Libra ha dato delle risposte forti e chiare.
Matteo Gatti
Matteo Gatti
Ingegnere informatico appassionato di tecnologia e di tutto ciò che vi ruota attorno. Segue con interesse il mondo delle criptovalute e lo sviluppo della tecnologia Blockchain. Scrive anche di Linux su LFFL.
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