Tra i segni positivi di maggiore evidenza oggi emerge il prezzo del token UIP. Si tratta di un utility token semi sconosciuto, noto anche come Unlimited IP. UIP sale prepotentemente in 58° posizione tagliando il traguardo dei 120 milioni di dollari di capitalizzazione con una volata odierna di oltre il 170%. Il prezzo del token UIP sfiora così i 10 centesimi dollari.
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Unlimited IP vede così volare il suo prezzo. Si tratta di un token molto utilizzato dai trader esperti in quanto UIP è una piattaforma che consente il trading automatizzato. È basato su tecnologia ERC20, ma ultimamente è emerso l’interesse di passare anche sulla blockchain di EOS. Il prezzo del token UIP vede una delle migliori performance dell’anno: a gennaio valeva 2 millesimi di dollaro, oggi vale 10 centesimi, un aumento del 4.500%.
Luglio è stato un mese che ha visto alternarsi di segni negativi e che si avvia a concludersi al ribasso dopo la miglior serie rialzista di cinque mesi consecutivi, un evento che non si verificava dal 2017.
La volatilità di bitcoin
Bitcoin ha iniziato lo scorso sabato a farsi notare per l’alta volatilità che in poche ore ha visto i prezzi andare sopra i 10mila dollari per poi accusare una caduta sotto i 9.300 in pochi minuti. Questo a conferma che i bassi volumi che stanno caratterizzando queste ultime settimane specialmente nel weekend con una diminuzione degli scambi maggiore, evidenziano che la speculazione può beneficiare dei volumi radi. La giornata di ieri, infatti, registra il più basso scambio di volumi giornaliero dallo scorso metà giugno.

Le migliori e le peggiori crypto della settimana
La situazione rimane invariata rispetto agli ultimi giorni ma prevalgono segni negativi rispetto all’apertura della scorsa settimana. Bitcoin, Ethereum e Ripple segnano oggi un aumento dello 0,30%.

Fa meglio solo Litecoin che segna un rialzo dello 0,9%, così come Bitcoin Cash. Nonostante i rialzi, bitcoin registra una perdita dell’8% dai livelli di lunedì scorso. Fanno meglio, ma rimangono negative, Ethereum, Ripple e Litecoin che scendono del 4% dai livelli di lunedì scorso.

Tra i maggiori rialzi di giornata, tra le più famose si evidenzia Cardano (ADA) che, insieme a Maximine Coin (MXM), sale del 2%. Oltre la 20° posizione si vede Maker (MKR) che sale del 3,5%, mentre Japan Content Token (JCT) torna a salire del 6%.
Tra i ribassi peggiori c’è Ren (REN) in 74° posizione che scende del 6%. Dopo i rialzi della scorsa settimana, in questi ultimi giorni Ren vede un ritracciamento dovuto probabilmente alla speculazione e alle prese di beneficio.
Tra le 3 peggiori della giornata troviamo Dash (Dash) che scende del 5% e Lisk (LISK) che scende del 4%, così come Pundi X (NPXS).
La capitalizzazione vede il market cap rimanere ancorato a 265 miliardi di dollari con bitcoin poco sotto il 65% di dominance. Nonostante le difficoltà di questi giorni , la dominance rimane vicino ai massimi degli ultimi due anni (67% raggiunti a inizio luglio).
Invariata anche la quota di mercato di Ethereum che rimane attorno all’8% mentre Ripple a fatica riconquista il 5%.

Prezzo Bitcoin (BTC)
Bitcoin scivola a quota 9.500 dollari, vicino ai minimi del 17 luglio pari a 9.100 dollari. Diventa questo il livello da monitorare con attenzione nelle prossime ore e giorni. In caso di rottura al ribasso, il livello da monitorare è 8.500-8.800 dollari. Bitcoin rimane allineato all’ipotesi ciclica di chiusura bimestrale entro metà agosto.
Solamente un balzo a 10.800-11.000 dollari (+15% dai livelli attuali) scaccerebbe ogni ipotesi ribassista di medio periodo e riattirebbe gli acquisti.

Prezzo Ethereum (ETH)
Ethereum è ormai a cavallo della chiusura del vecchio ciclo bimestrale e l’inizio del nuovo ciclo bimestrale, ma mancano indicazioni utili a livello operativo. Da venerdì scorso il prezzo di Ethereum oscilla intorno a 205-210 dollari.
Solamente un ritorno sopra i 220 dollari, il massimo della scorsa settimana, darebbe un primo segnale rialzista che verrebbe confermato con salite oltre i 235 dollari. In questa particolare fase è necessario per Ethereum non affondare sotto i 200 dollari, dove passa la trendline dinamica che prende come riferimento i minimi dell’inizio del mese di febbraio.