Recentemente su Twitter il fondatore di Everipedia, Larry Sanger, si è espresso negativamente sulla blockchain di EOS.
We cannot continue to build dapps on EOS if the network is de facto centralized in the hands of the Chinese.
I’ve been making noise internally at EP about this since I learned about it earlier this summer.
Sorry, but it can’t go on much longer, as far as I’m concerned. https://t.co/oUe2qvcjQM
— Larry Sanger (@lsanger) August 22, 2019
Come spiegato dall’anche co-founder di Wikipedia, EOS non andrebbe più bene per lo sviluppo di Everipedia in quanto troppo centralizzata.
La blockchain di EOS per Larry Sanger sarebbe prevalentemente in mani cinesi, il che non permetterebbe di garantire la decentralizzazione e sicurezza necessaria per la blockchain e di conseguenza per il progetto di Everipedia.
La critica nasce dal fatto che, attualmente, 10 dei 21 Block Producer (BP), ovvero coloro preposti a creare i blocchi, sono cinesi.
Purtroppo è un problema noto sia alla comunità che ai loro creatori, block.one: i BP vengono selezionati in base ai voti che i vari account su EOS fanno ai relativi BP in base a quanti EOS hanno in stake.
Inoltre, questo sistema di voto, per quanto possa essere democratico, nel senso che tutti possono votare sulla blockchain sia per i BP che per le proposte di referendum, ha portato ad un sistema nei fatti plutocratico, dato che chi ha più EOS in stake, quindi un maggiore investimento economico, decide di fatto su quale BP puntare e quindi far produrre blocchi.
Questi sono gli aspetti dietro le preoccupazioni del fondatore di Everipedia, che solo da poco la piattaforma ha annunciato importanti miglioramenti, dimostrazione di come il progetto creda nella blockchain.
Per il momento non c’è una soluzione definitiva o quanto meno imminente.