Il lancio dei futures di Bakkt non sembra portare fortuna al prezzo di bitcoin, che mostra così la sua- si spera momentanea – debolezza. In poco più di 24 ore dall’avvio della piattaforma che consente la compravendita dei futures con scadenza giornaliera e mensile con sottostante fisico in bitcoin, il mercato arretra e BTC torna alla soglia dei minimi già testati per la 5° volta dallo scorso giugno in area 9.500 dollari.

La debolezza di bitcoin, come solitamente avviene, trascina tutto il settore al ribasso.
La giornata di oggi registra oltre l’85% delle prime 100 crypto in territorio negativo. Tra le prime 20 crypto solamente due riescono a mantenersi sopra la parità: Tezos (XTZ) e Chainlink (LINK), che salgono attorno al 2%.

Tra i peggiori affondi di giornata si notano Cosmos (ATOM) e Litecoin (LTC), che perdono entrambe il 7%.
La giornata di ieri registra un ritorno degli scambi con volumi che tornano sopra la media giornaliera dell’ultimo mese. Nonostante questo, la volatilità continua a diminuire e per bitcoin raggiunge il minimo degli ultimi 5 mesi, al 2%.
Con l’arretramento generalizzato da parte di tutto il settore, bitcoin recupera una lieve frazione di dominance portandosi al 68,5% rimanendo vicino ai picchi registrati poche settimane fa.
Per Ethereum e Ripple il passo indietro di queste ultime ore fa mancare ad Ethereum l’aggancio del 9% di quota di mercato, scivolando a ridosso dell’8,4%, mentre Ripple si mantiene al 4,5%, livello sopra i minimi toccati all’inizio del mese.
Le criptovalute quotate da Coinmarketcap sfiorano i 2.900 token confermando la tendenza dei nuovi lanci con una media di oltre 100 token quotati su base settimanale.

Prezzo Bitcoin (BTC)
Con la debolezza di oggi, bitcoin torna a testare la base di supporto del triangolo discendente facendo tornare nuovamente livelli di allarme. Un’eventuale rottura dei 9.500 dollari, che dallo scorso giugno è riuscita a contrastare per 5 volte la zampata degli Orsi, potrebbe far scattare le ricoperture delle posizioni al rialzo e il pericolo di un sell-off con i prezzi che si potrebbero spingere a 9.000 dollari in poche ore. Per bitcoin è necessario difendere con i denti questo livello.
Per tirare un sospiro di sollievo, bitcoin deve riprendere quota 11.000 dollari, soglia al momento distante del 15% dai livelli di oggi.

Prezzo Ethereum (ETH)
Per Ethereum la situazione tecnica smorza l’euforia della scorsa settimana con prezzi che tornano sotto la soglia dei 200 dollari, un livello che era preferibile non violare al ribasso.
Per non rischiare nuovamente di inciampare, la soglia da difendere è quella tra i 175 e 185 dollari, dove i prezzi hanno oscillato per oltre due settimane lo scorso agosto e dove si condensano particolari scambi.
Per Ethereum è necessario spingersi con decisione a recuperare i massimi raggiunti la scorsa settimana, a 225 dollari, per poi spingersi a 235 e lasciarsi alle spalle tutto l’andamento di debolezza che ha caratterizzato la crypto per gran parte dell’estate appena conclusa.

Prezzo Ripple (XRP)
Dopo essere tornata nuovamente sotto i 30 centesimi di dollaro lo scorso fine settimana, XRP sta ora testando i 26 centesimi di dollaro, livelli a un passo dai minimi degli ultimi due anni a 24 centesimi toccati ad agosto.
Per Ripple il movimento della scorsa settimana si configura solo come un pericoloso pull back in ottica di medio lungo periodo. È necessario per Ripple riprendere al più presto quota 30 centesimi altrimenti si rischia di sprofondare ulteriormente.