Da poco Roche Freedman LLP ha pubblicato un documento circa Bitfinex e la stablecoin Tether (USDT) per una presunta manipolazione di mercato e del prezzo di bitcoin.
Il documento, infatti, prova a sottolineare alcune incongruenze tra quello che è dichiarato da sito di Tether e quanto avviene nei fatti con la gestione della stablecoin, come sappiamo peggata 1 a 1 con una pool di monete fiat.
Inoltre, nel documento viene anche mostrato come sarebbe possibile operare nel mercato crypto passando da diverse banche con diversi conti, mediante un meccanismo noto come shadow banking.
Gli avvocati U.S.A. e il caso Tether
Ancora non si avrebbe una stima ufficiale dei “danni” creati da Bitfinex, ma gli avvocati avrebbero addirittura stimato $1.4 trilioni.
Ma la risposta è semplice. Come tra l’altro esplicitato dal post di Bitfinex, non si tratta altro che di mercenari.
Bitfinex Anticipates Meritless and Mercenary Lawsuit Based on Bogus Studyhttps://t.co/k1jr2Vze59
— Bitfinex (@bitfinex) October 5, 2019
In sostanza, il documento accuserebbe Bitfinex di non avere in banca il corrispondente in valuta fiat del totale di Tether (USDT) in circolazione. E di usarla per manipolazione di mercato.
Purtroppo, il documento non spiega in nessun modo come Bitfinex avrebbe fatto a manipolare il mercato o quando. E tutto si basa su un documento del 2018 che allo stesso modo muove delle accuse senza alcuna prova tangibile.
La stessa Tether aveva preventivato quanto il documento afferma, preparando gli utenti al fatto che la maggior parte delle accuse sarebbero state proprio in termini di manipolazione del mercato, cosa ovviamente non vera.
“Tether e i propri affiliati non hanno mai utilizzato token Tether o emissioni per manipolare il mercato delle criptovalute o i prezzi dei token. Tutti i token Tether sono interamente coperti da riserve e sono emessi in base alla domanda del mercato, e non con lo scopo di controllare il prezzo degli asset crypto. È irresponsabile suggerire che Tether consenta attività illecite per via della propria efficienza, liquidità e applicabilità su larga scala all’interno dell’ecosistema delle criptovalute”.
La stessa cosa è stata ribadita anche dal CTO di Bitfinex, Paolo Ardoino in un tweet di qualche ora fa.
I wonder which companies have the most to loose (likely they will be attacked next) and which ones have the most to win from these continuous attacks towards @bitfinex / @Tether_to . Not sure if the first ones are realizing our huge effort in protecting #crypto from bullies
— Paolo Ardoino 🍐 (@paoloardoino) October 7, 2019
Intervistato da Cryptonomist, il General Counsel di Tether Stuart Hoegner ha dichiarato:
“Tether è di gran lunga la stablecoin più famosa e utile perché gestisce in modo onesto e leale il rapporto con i nostri clienti sul mercato e perché facilita enormemente il commercio di token digitali. Operiamo in piena conformità con le leggi applicabili e la nostra risposta a questa causa opportunistica lo dimostrerà”.