A Osaka, in Giappone, è in corso l’evento Devcon 2019 dedicato a Ethereum.
Si tratta della quinta edizione della conferenza dedicata agli sviluppatori su Ethereum con un’agenda molto fitta per i quattro giorni di durata dell’evento.
Dai primi tre giorni sono già emerse alcune novità interessanti. La prima l’ha resa pubblica su Twitter Eric Conner, che ha scritto:
“Joe Lubin annuncia uno sforzo per far arrivare a 1.000.000 di sviluppatori su Ethereum”.
È stato anche creato un sito web dedicato a questa iniziativa, OneMillionDevs.com.
Secondo quanto pubblicato sul sito, gli sviluppatori di Ethereum stanno introducendo un cambiamento radicale in tutto il mondo, “un tasto alla volta”.
L’obiettivo dell’iniziativa è quello di espandere la famiglia degli sviluppatori Ethereum, fornendo uno spazio interattivo e coinvolgente sia per i neofiti che per i veterani, così che possano imparare, collaborare tra di loro, condividere le loro conoscenze e sviluppare in modo facile e divertente.
Attualmente il sito riconosce l’esistenza di 200.081 sviluppatori attivi, quindi l’obiettivo di raggiungere il milione è ambizioso, ma non assurdo.
La seconda l’ha resa nota lo stesso Vitalik Buterin, co-fondatore di Ethereum, sempre su Twitter, dove ha scritto:
“Lo sharding NON distruggerà la composability defi”.
Buterin ha anche linkato un suo documento in cui si spiega meglio cosa si intenda per “composability” e perchè lo sharding non rischierà di metterla in crisi.
Nel documento si legge:
“Di recente ci sono stati dubbi sul fatto che la proprietà di “composability” di Ethereum – ovvero la capacità di diverse applicazioni di dialogare facilmente tra loro – sarà preservata in un contesto eth2 cross shard. Questo post sostiene che, sì, in gran parte lo sarà”.
Il documento è molto tecnico ed ha già suscitato diversi commenti, anche su Twitter, non tutti positivi.
Sempre su Twitter sono stati pubblicati anche diversi altri tweet con gli hashtag #devcon5 e #devcon, che mostrano una comunità attiva e con tanti progetti in corso.