Poche ore fa il CTO di Block.one, Daniel Larimer, ha pubblicato una proposta per risolvere i problemi della blockchain di EOS relativi alla gestione della CPU.
Proprio ieri Larimer aveva promesso alla community una soluzione e oggi sarebbe così arrivata.
Il post parte spiegando come si è arrivati a questa situazione e perché il sistema preposto a sopperire alla potenza di CPU necessaria, REX (Resource Exchange), ha esaurito le risorse da prestare: come sappiamo, maggiori sono gli EOS messi in stake per ottenere CPU e maggiore è la capacità di un account EOS di processare le transazioni.
Come ricordato dal CTO, questo implica che per gestire molte transazioni, per esempio di una dApp, sia necessario investire una grande quantità di EOS ed ovviamente denaro per comprarli. Ed è anche vero che il prezzo della crypto non è stabile e potrebbe comportare una perdita ed un investimento non indifferente in termini economici, mentre lo scopo di REX era proprio quello di abbattere i costi per prendere in prestito molte risorse a poco prezzo.
A seguito della congestione della blockchain, però, chi aveva messo i propri token in REX per ricavarne un interesse, ha pensato bene di ritirarli ed usarli per il proprio account e metterli in stake per ottenere più potenza di CPU, ma questa idea è venuta in mente a tutti e quindi, in un momento di grande richiesta per utilizzare REX, non c’erano abbastanza risorse nella piattaforma.
Il motivo di questa mancanza di EOS su REX è anche dovuta al fatto, come spiega Larimer, che la maggior parte dei depositi erano governati da Pareto, quindi un sistema piuttosto centralizzato.
Inoltre, la blockchain di EOS è pensata per distribuire risorse in percentuale in base al numero di EOS messi in stake, quindi se un utente ha deciso di mettere l’1% in stake per avere CPU, significa che potrà utilizzare l’1% della potenza della CPU.
Ed è qui che arriva la proposta del CTO per risolvere il problema della blockchain di EOS: un algoritmo ideale che determina in modo preciso e prevedibile il totale del tempo della CPU in modo da abbattere il costo iniziale.
Si tratta di un sistema dove il 100% della CPU è in leasing e quindi, invece di avere un solo sistema grazie al quale ottenere CPU, si utilizzerebbero gli EOS per prendere in prestito la CPU, che sarebbe determinata in modo variabile e bloccata da un apposito contratto.
Inoltre, il CTO propone di incrementare gradualmente la supply della CPU rispetto alla supply di token EOS messi in stake di circa 100 volte: in ogni caso questo rimarrebbe bloccato nel contratto e a disposizione di tutti. Ovviamente lo stesso sistema si può applicare anche alla NET.
Con questo sistema avremmo un mercato della CPU simile a quanto avviene adesso con la RAM.