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L’Università di Tokyo diventa validatore dei nodi di XRP

Come comunicato su twitter da parte del global operations e partnership di Ripple (XRP), Emi Yoshikawa, adesso anche l’Università di Tokyo Tōdai è un validatore dei nodi della blockchain di XRP.

Questo vuol dire che ora la Todai fa parte del programma più ampio che Ripple abbia messo in piedi, ovvero l’University Blockchain Research Initiative (UBRI) che ha lo scopo di collaborare proprio con le università di tutto il mondo: attualmente ci sono oltre 30 strutture in 14 Paesi del mondo, al fine di supportare ed accelerare la ricerca in materia blockchain, crypto e pagamenti digitali.

Pur essendo la più importante e famosa università del Giappone, la Todai arriva nel programma dopo l’Università di Kyoto che era già diventata un validatore di nodi di XRP e quindi adesso vediamo che in Giappone sono due le strutture che utilizzano questa tecnologia.

Questa collaborazione non farà altro che espandere ancora di più l’influenza delle crypto nel Paese nipponico, dato che il Giappone sembra molto propositivo ad abbracciare la tecnologia, con soprattutto molte banche che usano Ripple per i pagamenti transfrontalieri.

 Quindi, adesso la mainnet di XRP può disporre di oltre 1500 validatori sparsi in 22 nazioni, anche se diversi sono sotto il controllo diretto di Ripple, cosa che potrebbe far storcere il naso a molti, ma in una recente intervista Ripple si è difesa dalle accuse, ribadendo di essere una blockchain decentralizzata.

Anche se i vertici di Ripple sono dell’opinione di essere tutt’altro che centralizzati, i fatti dimostrano il contrario, anche perché anche ad inizio mese si sono aperti i rubinetti e sono stati versati ben 1 miliardo di XRP nel mercato, oltre $ 200 milioni, per rifondare le casse di investitori ed exchange, nonostante il declino del valore della crypto.

Ad ogni modo, vediamo come il Giappone si porti sempre avanti per quanto riguarda la tecnologia blockchain e delle crypto, investendo ora sempre più anche in Ripple e portandolo avanti nel mondo accademico. Questo non farà altro che accrescere la loro competenza nel settore per iniziare anche nuovi studenti al mondo blockchain.

Alfredo de Candia
Alfredo de Candia
Android developer da oltre 8 anni sul playstore di Google con una decina di app, Alfredo a 21 anni ha scalato il Monte Fuji seguendo il detto "Chi scala il monte Fuji una volta nella vita è un uomo saggio, chi lo scala due volte è un pazzo". Tra le sue app troviamo un dizionario di giapponese, un database di spam e virus, il più completo database sui compleanni di serie Anime e Manga e un database sulle shitcoin. Miner della domenica, Alfredo ha una forte passione per le crypto ed è un fan di EOS.
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