La giornata anche se vede una prevalenza di segni verdi con oltre il 75% delle crypto in territorio positivo non riesce a recuperare i ribassi che hanno caratterizzato gli ultimi sette giorni. Su base settimanale prevalgono i segni rossi con sole 4 eccezioni tra le prime 30. Tra di esse spicca il prezzo di Tezos (XTZ), che in sette giorni guadagna il 35%.
Il forte allungo al momento si è fermato ai massimi di ieri pomeriggio con livelli che per la prima volta da maggio, dopo sette mesi, rivedono il prezzo di 1,80 dollari a un passo dal record storico assoluto segnato con il massimo dello scorso maggio di 1,86 dollari.
Oggi Tezos continua a mantenere la spinta rialzista anche se decisamente inferiore a quella degli ultimi tre giorni con un rialzo che nelle ultime 24 ore sale del 5%. I prezzi rallentano e arretrano di qualche decimale di dollaro, senza però intaccare il forte rialzo che dai minimi di fine ottobre vede il valore di Tezos più che raddoppiarsi.
A seguire tra le migliori della settimana c’è Cosmos (ATOM) che guadagna l’11%. Le altre due positive sono Neo (NEO) e Maker (MKR) che salgono entrambe del 3,5%.
Tra le migliori di giornata continua a farsi notare Mindol (MIN) che torna a salire con un balzo di circa 20%. Mindol si sta caratterizzando per la forte volatilità che oltretutto è dovuta alla speculazione che in particolare vede registrare il 90% degli scambi su base giornaliera su due exchange di nazionalità asiatica poco conosciuti, Coineal e Coin Tiger. Mindol è un progetto di anime, manga, giochi, musica, che caratterizza in particolare il mercato giapponese.
Tra le migliori di giornata si fa notare anche Kyber Network (KNC) che guadagna +7%, mentre tra le più conosciute salgono del 6% Basic Attention Token (BAT) e Waves (WAVES).
Dalla parte opposta sono da evidenziare i ribassi di Enjin Coin (ENJ) e Lisk (LSK) che scendono del 2%. Fa peggio Bitcoin Diamond (BCD), uno dei fork speculativi di Bitcoin che è passato al dimenticatoio, cadendo in 70° posizione con più di 76 milioni di dollari di capitalizzazione.
Il market cap rimane sotto i 200 miliardi di dollari, i volumi continuano a rimanere bassi con scambi giornalieri ancora sotto i 50 miliardi di dollari. La dominance di Bitcoin, Ethereum e Ripple rimangono invariate dai livelli di ieri.
Bitcoin (BTC)
Bitcoin oscilla attorno ad area 7.200 dollari, livello di equilibrio da tre giorni con volumi che si contraggono sempre di più così come i prezzi. È un segnale che potrebbe anticipare un movimento direzionale al rialzo o al ribasso. Le condizioni strutturali rimangono deboli.
Un possibile segnale di inversione si avrebbe con un ritorno nel weekend a 7.500 dollari. In caso di affondo a 7.100-7.000 dollari potrebbe aumentare la speculazione al ribasso con possibilità di segnare nuovi minimi dall’inizio del mese.
Ethereum (ETH)
Per Ethereum la situazione non cambia da ieri. Dopo l’affondo nelle prime ore di ieri, con un movimento che ha spinto i prezzi a testare la soglia dei 140 dollari, oggi ETH con una modesta reazione prova a recuperare l’area di equilibrio dei 145 dollari ma i volumi non aiutano a dare il segnale di conforto di questo movimento rialzista dovuto più a una reazione tecnica che non a un vero e proprio movimento caratterizzato da acquisti importanti a protezione della soglia dei 145 dollari.
La situazione di Ethereum rimane instabile, anzi precaria. Il primo segnale di inversione arriverebbe con il recupero dei 155-160 dollari. Se i prezzi invece nel fine settimana scendessero sotto i 140 dollari con volumi bassi, anche per Ethereum sarebbe concreto il pericolo di una speculazione ribassista.