Un paio di ore fa l’esponente del partito libertario e tra i primi investitori in XRP, Tiffany Hayden, ha pubblicato un tweet in merito allo stato del ledger di Ripple, rivelando che questo sarebbe stato messo quasi fuori gioco da un attacco spam:
A spam attack almost took down the XRPL.
— Tiffany Hayden🧢 (@haydentiff) March 29, 2020
Il problema molto probabilmente è stato causato dal numero limitato dei validatori presenti sul ledger, i quali non hanno gestito in maniera efficace l’attacco che avrebbe potuto di fatto causare il fallimento dell’intera struttura di Ripple.
Nei tweet, Hayden ha continuato dicendo che se non fosse stato per il lavoro degli sviluppatori e dei supereroi della blockchain, tutto il sistema si sarebbe stoppato.
La cosa strana è che questo tipo di problema non è stato segnalato dalle fonti ufficiali, ma lo stesso David Schwartz, CTO di Ripple, ha confermato in risposta a Hayden che ci sono stati problemi tecnici nelle ultime ore, anche se ne ha minimizzato i termini.
I think they're technically valid but practically overstated. Though I 100% agree with her that the ecosystem is not as diverse as we'd all like it to be.
— David Schwartz (@JoelKatz) March 30, 2020
A questo punto è lecito pensare che ci siano stati effettivamente dei problemi con il ledger un paio di ore fa, ma che ora tutto pare sia stato risolto e quindi forse il team di Ripple voleva nascondere l’accaduto.
Come se non bastasse, la stessa Hayden ha anche fatto notare che dopo 7 anni ci sono ancora gravi problemi con progetto ed è così stata vittima della forse misoginia di Schwartz, che ha risposto con commenti negativi riguardo la vita privata di Hayden.
A real man should be about to set his woman straight?
— David Schwartz (@JoelKatz) March 30, 2020
Quanto accaduto con l’attacco spam al ledger avrebbe potuto mettere davvero in difficoltà l’intero sistema di Ripple, un po’ come avvenuto con IOTA che ha dovuto fermare la propria rete, ma la cosa più grave è vedere come ancora una volta le donne in questo settore sono, purtroppo, vittime di pregiudizio.