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GastroAdvisor: una ICO contro TripAdvisor

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In Italia, il progetto blockchain GastroAdvisor si pone come competitor di TripAdvisor di cui prende anche parte del nome.

Dopo la  ICO il progetto non è stato abbandonato, come al contrario successo per la maggior parte di startup che hanno cercato fondi in questo modo, né tantomeno il token FORK è stato messo in secondo piano.

GastroAdvisor si pone come obiettivo quello di creare una piattaforma per la ricerca, prenotazione di ristoranti  e creazione di recensioni certificate sulla blockchain di Ethereum proprio grazie al token FORK.

Un argomento delicato quello delle recensioni, come ci spiega Samuele Rosso, CEO di GastroAdvisor Sagl:

“Se fai delle ricerche noterai che esistono molte associazioni contro TripAdvisor LLC e il motivo è semplice. Chiunque può scrivere una recensione fake o acquistare recensioni altrettanto fake. Ho visto titolari di ristoranti abbattuti leggendo una brutta recensione dopo una lunga giornata estenuante di lavoro. Ho visto attività contro altre attività distruggersi a vicenda su questa piattaforma”.

Oggi sul sito GastroAdvisor si può trovare un countdown dei giorni rimanenti al rilascio della prima versione Beta dell’app con locali reali.

Altro obiettivo descritto nel whitepaper era quella di creare un Food Social Blog, che è stato lanciato in inglese da poco più di una settimana. Su questo social del food, l’utente potrà partecipare inserendo articoli di ricette, news, eventi e quant’altro, video o gallerie di immagini e poter anche interagire con i propri profili social della piattaforma attraverso la funzione social post. Nel fare tutto ciò, l’utente guadagna token FORK.

Il Food Social Blog dimostra per la prima volta come il token FORK abbia una funzione reale: ad esempio, anche semplicemente registrandosi alla piattaforma, l’utente riceve alcuni token che poi potranno essere a loro volta spesi nello shop oppure trasferiti ad amici e molto altro ancora.

Il problema più grande delle crypto, da sempre sta nell’utilizzo di massa e nel portarle in modo semplice nella quotidianità. Grazie a GastroAdvisor, anche una cuoca casalinga potrà possedere FORK e si tratta quindi di un progetto davvero ambizioso.

“Stiamo continuando a lavorare  con costanza alla gestione e allo sviluppo del progetto. Le crypto sono belle ma serve renderle accessibili anche all’utente comune che non ha praticità con esse.  Inoltre, siamo certi che nel mondo delle ristorazione servano recensioni certificate che proteggano i titolari e le loro attività; Ringrazio tutti i miei soci  e collaboratori  che credono nel nostro progetto e obiettivo, ringrazio anche l’Agenzia Idea Lab di Roma e Alessio Dezi per la fiducia mostrata”, conclude Rosso.

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