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L’Albania vuole regolamentare Bitcoin

Di recente il Presidente dell’Albania, Ilir Meta, ha presentato una nuova proposta di legge riguardo Bitcoin e i mercati basati su DLT (distributed ledger technology), come ha riportato da un media locale.

Considerando che non ci sono delle chiare leggi dedicate in materia, almeno non ancora in Albania, è comprensibile come si voglia cercare di mettere un freno a questo tipo di tecnologia, spingendo soprattutto la questione lato sicurezza, come ha affermato lo stesso Presidente:

“In questo caso, è tempo di riflettere sul fatto che lo sviluppo dei mercati finanziari basato su una tecnologia distribuita richiede che vengano soddisfatti determinati prerequisiti, in particolare la gestione dei carenti standard di governance aziendale e, al contempo, il miglioramento delle capacità delle istituzioni statali incaricate di sorvegliare questi mercati, in modo da affrontare in tempo i pericoli che possono presentarsi. Ciò serve ad aumentare il livello di sicurezza dei prodotti finanziari e la stabilità economico-finanziaria stessa, a tutela dell’interesse pubblico”.

Nel dettaglio, la legge in questione è la n. 66/2020 che è stata approvata dall’assemblea dell’Albania ed è stata inoltrata.

Nella legge, ciò che si vuole porre sotto regolamentazione è l’emissione di valute virtuali e digital land e tutte le piattaforme che si occupano di distribuzione, trading o storage delle crypto come anche Bitcoin.

In sostanza la legge incide su praticamente tutte le aziende che si occupano di crypto e blockchain, come exchange, wallet custodial, e così via.

A questo punto possiamo vedere come sempre più paesi cercano di controllare o comunque limitare questo tipi di asset, con la scusa della loro volatilità e delle diverse truffe.

Certo è che soprattutto nell’ambito della finanza decentralizzata (DeFi) si stanno subendo vari hack e bug.

Solo ieri oltre mezzo milione di dollari sono stati sottratti da Balancer perché aveva deciso di non sospendere la piattaforma, comportamento che ha reso possibile un secondo attacco nel giro di poche ore.

Ovviamente se da un lato è auspicabile una corretta regolamentazione da parte delle istituzioni, c’è sempre il problema che spesso le leggi non fanno altro che limitare lo sviluppo e l’innovazione.

Alfredo de Candia
Alfredo de Candia
Android developer da oltre 8 anni sul playstore di Google con una decina di app, Alfredo a 21 anni ha scalato il Monte Fuji seguendo il detto "Chi scala il monte Fuji una volta nella vita è un uomo saggio, chi lo scala due volte è un pazzo". Tra le sue app troviamo un dizionario di giapponese, un database di spam e virus, il più completo database sui compleanni di serie Anime e Manga e un database sulle shitcoin. Miner della domenica, Alfredo ha una forte passione per le crypto ed è un fan di EOS.
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