Nella giornata di oggi si fa notare tra le big il balzo in alto di Cardano (ADA) che sale mettendo a segno un +13%.
Questo aumento di prezzo è dovuto al fork di aggiornamento Shelley annunciato a fine maggio e che oggi risulta avviato.
Scopo del progetto è rendere la rete Cardano più centralizzata ed efficiente così come dichiarato dal suo CEO, IOHK, Charles Hoskinson
.
Questo porta Cardano a salire sopra 0,095 dollari, livelli più alti da giugno 2019.
Cardano sale anche di posizioni in classifica, guadagnando in un sol colpo due posizioni e arrivando alla 9° tra le maggiori capitalizzate. Viene scalzata Crypto.com (CRO) e scende anche Eos (EOS) in 11° posizione.
ADA è ad un passo dall’8° posizione di Binance Coin (BNB), con una differenza di poco meno di 30 milioni di dollari, anche se BNB ggi sale di poco meno del 3%.
Le migliori di giornata appartengono alla galassia DeFi: Synthetix (SNX), +23% e Kyber Network (KNC), +20%.
Molto bene anche Bancor (BNT) e Aave (LEND) della galassia DeFi, +13% entrambe.
Nello stesso settore Compound (COMP) oggi scivola del 10% ed è tra le peggiori di giornata. Con il ribasso di oggi, COMP si stabilisce sotto i minimi del 24 giugno e mantiene la fase di estrema volatilità. Compound torna sotto i 190 dollari, una perdita di oltre il 50% dai massimi del 21 giugno.
Compound rimane sotto la morsa della speculazione, nonostante il movimento ribassista continui a mantenere la leadership dei depositi del settore DeFi. La sua dominance scende sotto il 35%. Ciò nonostante la DeFi registra nuovi record storici per i depositi bloccati nei vari progetti che superano per la prima volta 1,7 miliardi di dollari.
A livello globale i volumi rimangono bassi, con scambi poco sopra i 50 miliardi di dollari nelle ultime 24 ore, balzando del 10% dai minimi di ieri.
Gli scambi di Bitcoin rimangono poco sopra il miliardo in controvalore in dollari per il terzo giorno consecutivo. È una condizione che non si registrava da febbraio scorso.
A livello generale, il market cap rimane sopra i 263 miliardi di dollari con la dominance del Bitcoin poco sotto il 65%. Arretra leggermente Ethereum al 9,7%. Ripple rimane sotto il 3%.
Summary
Bitcoin (BTC)
Bitcoin nelle ultime ore registra un lieve aumento, riportando le quotazioni sopra i 9.200 dollari, ad un passo dai 9.300, livello che aveva abbandonato venerdì scorso.
Le oscillazioni di Bitcoin continuano a far diminuire la volatilità mensile su base annuale che scende sotto il 51%, livelli più bassi dallo scorso marzo. La volatilità intrinseca su base mensile scende ai livelli più bassi da aprile 2019.
Ciò evidenzia come l’attuale periodo sia un contesto di movimenti senza direzione, da oltre un mese.Le oscillazioni di Bitcoin in un range tra 8.900 e 10.000 dollari sono presenti dalla fine di maggio.
Un contesto che vede in queste ultime ore aumentare anche le posizioni difensive sulle opzioni, che vedono un incremento delle posizioni put a copertura di eventuali ribassi, posizioni aperte anche in area 9.100 dollari.
Ciò fa avere un leggero decremento delle call, che rimangono stabili con coperture che iniziano da 9550 dollari, anche se le posizioni più corpose sono in area 9.700-10.000 dollari.
Sono livelli tecnici da monitorare in caso di rottura sia al rialzo che al ribasso, che potrebbero ad aumentare la volatilità.
Ethereum (ETH)
Ethereum rimane stabile ai livelli sopra i 225 dollari. Riconquista in queste ultime ore i 230 dollari, provando a recuperare la soglia tecnica dei 235 dollari che coincide con la trend line dinamica rialzista abbandonata con il ribasso dello scorso venerdì.
Anche per ETH in una fase di incertezza aumentano le coperture sul supporto dei 215-220 dollari.
Dall’analisi delle opzioni su Ethereum risulta un aumento delle protezioni al ribasso e una decrescita delle protezioni al rialzo che in queste ore salgono tra i 245 e i 250 dollari.
Anche se in decisa contrazione, gli investitori professionali su Ethereum preferiscono proteggere più un eventuale movimento al ribasso anziché eventuali spunti verso l’alto.