Ieri il prezzo di Bitcoin ha vissuto oscillazioni tra 9.000 e 9.200 dollari, rimanendo nel range che oramai ingabbia BTC dalla fine di giugno.
Questa mattina Bitcoin oscilla ancora attorno allo 0,5%.
Ha avuto poco riflesso quanto accaduto poco più di 24 ore fa, nella notte di mercoledì, relativamente al crypto Twitter hack, ovvero una delle più importanti frodi legate a Bitcoin.
Scorrendo la top 10 ci sono solo due segni positivi: Chainlink (LINK) e Binance Coin (BNB).
Chainlink continua la sua salita e, nella giornata di ieri, ha sfiorato nuovamente i 9 dollari, doppio massimo di breve periodo che evidenzia come fatica a rompere il record storico stabilito in questi ultimi due giorni.
Chainlink, su base settimanale, registra uno dei migliori rialzi tra le prime 50 crypto per market cap, segnando un +40%.
Per trovare una performance migliore bisogna scendere la classifica fino a trovare Algorand (ALGO), che oggi fa molto bene, beneficiando della quotazione su Coinbase. Più della metà del rialzo settimanale, +50%, è dovuto al balzo delle ultime 24 ore, +25%.
Su base settimanale, per trovare un rialzo migliore rispetto ad Algorand, bisogna scendere sino alla 45° posizione occupata da Elrond che sale di oltre il 50%, nonostante l’arretramento di oggi che vede una perdita di circa il 4%.
Tra i migliori di giornata, come accade ormai nell’ultimo periodo, ci sono i token dell’ecosistema DeFi, Ampleforth (AMPL) +40%, Aave (LEND) +20%, Synthetix (SNX) +20%, Aurora (AOA) +40%.
Il settore DeFi continua a segnare nuovi massimi per il valore bloccato sulle dapp e oggi sfiora i 2,6 miliardi, con Compound, Maker e Synthetix che detengono 1,5 miliardi.
Synthetix oggi beneficia di questo aumento della fiducia da parte degli operatori e vede salire il suo valore.
Tra i buoni rialzi della giornata, in 14° posizione, c’è Stellar (XLM) che si distingue con un balzo in doppia cifra di circa l’11%. Stellar viene premiata dall’accordo che la vede legata agli smartphone della Samsung.
Dopo 48 ore da questa news, il token mette a segno un rialzo che riporta le quotazioni sopra i 10 centesimi, i livelli più alti dell’ultimo anno, da luglio 2019.
Con questo rialzo che sta accompagnando Stellar da fine giugno, XLM si stacca dalla correlazione con Ripple. Questo movimento così forte al rialzo stacca le due, nate dallo stesso protocollo. Stellar, infatti, è simile a XRP che nel frattempo oggi scende dello 0,5%, stessa discesa di Bitcoin e di Ethereum.
La capitalizzazione totale rimane attorno ai 270 miliardi di dollari, livelli registrati nelle ultime 48 ore.
La dominance di Bitcoin continua a perdere frazioni di decimali, andando a sfiorare il 62%, livello più basso dal luglio 2019. Invece, Ethereum e Ripple rimangono ai livelli degli ultimi giorni: Ethereum al 9,7%, e Ripple al 3,2%.
Summary
Oscillazioni su Bitcoin (BTC)
Continua la fase laterale per Bitcoin che fa crollare la volatilità che scende ai livelli più bassi da ottobre 2016, sotto l’1,2%.
Anche se oggi si registra un nuovo record di hashrate di Bitcoin, che segna per la prima volta i 17.3459 T, neanche questo nuovo record scuote le sue quotazioni.
Bitcoin si avvia a chiudere il fine settimana intorno alla parità, sempre se i prezzi dovessero mantenersi attorno ai 9.250 dollari.
Le opzioni da parte degli operatori professionisti in queste ultime 24 ore vedono aumentare le coperture a 9.000 dollari, a coprire il rischio di ribassi sotto questa soglia.
L’open interest ieri è tornato nuovamente a salire sopra 1,15 miliardi per la prima volta dalla fine di giugno, indicando come gli operatori sfruttano questa fase laterale per la gestione di posizioni speculative visto che siamo in presenza delle oscillazioni più basse in 4 anni.
Ethereum (ETH)
Decisamente più pimpanti gli scambi sulle opzioni di Ethereum. L’open interest totale aggregato sulle piattaforme di scambi in opzioni segna il record di 175 milioni di dollari.
Gli operatori professionisti su Ethereum, oltre a consolidare la difesa dei 215 dollari, iniziano ad alzare le difese sopra i 225 dollari, che corrispondono ai precedenti massimi relativi di inizio mese. È questo il livello da monitorare nel fine settimana.
Una rottura aprirebbe la possibilità di spazi in discesa fino al prossimo supporto tecnico e operativo per le opzioni a 215 dollari. Al rialzo crescono le opzioni a 240 dollari, massimi relativi registrati questa settimana e che hanno visto una mancata rottura sopra questo livello che, insieme ai 250 dollari, diventano le aree preferite per le prime coperture su eventuali rialzi.