HomeBlockchainSicurezzaTOR Browser: in pericolo il 23% del network

TOR Browser: in pericolo il 23% del network

In un recente post scritto da un utente che monitora la rete di TOR, famoso browser che rende sicura ed anonima la navigazione, possiamo leggere di un report dettagliato in cui viene spiegato che oltre il 23% del network TOR è in mano ai criminali.

Stiamo parlando degli exit relay, ossia i punti della rete che permettono agli utenti di collegarsi alla destinazione finale e modificare gli output, cosa che mette a repentaglio l’utente finale perché tutti i dati possono essere recuperati, come in un classico attacco “man in the middle”.

Tor network, perché il browser non è sicuro

Se analizziamo i dati possiamo vedere che ben 380 relay sono in mano a criminali e questo rappresenta il 23,95% di tutto il network. Lato utente, significa una probabilità di incappare in questi relay di 1 su 4.

Dal grafico riportato nel report si può notare un incremento dell’attività dei criminali e di come il team di TOR li abbia prontamente preso provvedimenti ma questo non è servito a nulla, dato che appena un mese dopo i criminali hanno continuato ad aggiungere relay, utilizzando la strategia di dividerli in famiglie più piccole.

È interessante notare come ogni relay abbia una sua email di contatto ed è plausibile che tutte le stesse facciano capo ad una sola entità. Inoltre, va notato come ci sia anche un relay relativo all’FBI, cosa che rende ancora più sospetta la cosa.

Come fatto rilevare dal report, i siti che vengono presi di mira sono quelli relativi alle crypto.

Ricordiamo che i criminali sono in grado di copiare un sito fino ai minimi particolari ed indurre le vittime ad accedere con le proprie credenziali, così avrebbero password e magari anche tutti i fondi del malcapitato.

Purtroppo questo tipo di attacco è ancora attivo e non ci sono ancora misure per prevenire e dividere i relay in base alla loro genuinità, dato che chiunque può mettere in piedi uno o più relay e gestirlo a proprio piacimento.

A questo punto è chiaro che la rete TOR non sembra essere molto sicura ed il rischio di incappare in un relay di questo tipo è davvero altissima.

Alfredo de Candia
Alfredo de Candia
Android developer da oltre 8 anni sul playstore di Google con una decina di app, Alfredo a 21 anni ha scalato il Monte Fuji seguendo il detto "Chi scala il monte Fuji una volta nella vita è un uomo saggio, chi lo scala due volte è un pazzo". Tra le sue app troviamo un dizionario di giapponese, un database di spam e virus, il più completo database sui compleanni di serie Anime e Manga e un database sulle shitcoin. Miner della domenica, Alfredo ha una forte passione per le crypto ed è un fan di EOS.
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