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GitHub può censurare il codice di Bitcoin?

Negli ultimi giorni si sta discutendo animatamente sulla recente decisione di GitHub di rimuovere un progetto e tutti i suoi vari fork dalla sua piattaforma; la domanda che sorge è quindi: potrebbe succedere lo stesso con il codice di Bitcoin o di altre crypto?

Il servizio di hosting per progetti software ha messo in pratica quella che è la censura di un codice per impedirne la diffusione e ci si domanda quindi se potrebbe succedere di nuovo.

Il caso scatenante riguarda delle librerie di YouTube, che permettono di richiamare i dati dei video per ottenerne informazioni, in questo caso le canzoni dei videoclip che troviamo su questa piattaforma.

La cosa è alquanto insolita perché quel tipo di librerie richiama una richiesta alla piattaforma ed è simile a quanto fanno le terze parti per integrare i video di YouTube sul proprio sito, quindi è difficile che si possa trattare di una violazione del copyright, anche se questa è stata la motivazione ufficiale.

https://twitter.com/bergmayer/status/1319729582329790465?s=19

E se Github cancellasse il codice di Bitcoin?

La vicenda non è certo passata inosservata alla comunità di chi utilizza GitHub per pubblicare il codice dei propri progetti per renderlo disponibile a tutti rendendolo open source e aperto a tutti, come nel caso di Bitcoin.

Per questo motivo, in molti si stanno chiedendo se anche tutti i progetti crypto che hanno pubblicato il proprio codice su questa piattaforma siano a rischi di censura, visto che parliamo di una piattaforma centralizzata in mano a Microsoft.

L’evento inizia a far preoccupare in molti visto che potrebbero arrivare pressioni a GitHub per rimuovere eventuali crypto dalla loro piattaforma, mettendo in difficoltà praticamente tutti i dev e non solo.

Ma se è vero che ci sono piattaforme centralizzate come Github, è anche vero che ci sono altrettanti metodi decentralizzati in ogni settore, per esempio utilizzare il protocollo IPFS è una valida alternativa e di piattaforme video decentralizzate ne esistono di diverse già attive.

Non dimentichiamo che nel dicembre 2019 la stessa YouTube ha tirato giù diversi canali di video a tema crypto svuotando gli stessi da tutti i contenuti che trattavano crypto e blockchain. Si trattò di una censura pesantissima e senza precedenti, cosa che in molti hanno visto come il segnale che questa piattaforma non è affidabile visto che i contenuti possono essere da loro rimossi a piacimento.

Infine non possiamo fare altro che sottolineare che se il codice sorgente è aperto ma si trova su GitHub, allora potremmo addirittura arrivare a dire che il codice non sia realmente open source visto che si trova su una piattaforma centralizzata.

Alfredo de Candia
Alfredo de Candia
Android developer da oltre 8 anni sul playstore di Google con una decina di app, Alfredo a 21 anni ha scalato il Monte Fuji seguendo il detto "Chi scala il monte Fuji una volta nella vita è un uomo saggio, chi lo scala due volte è un pazzo". Tra le sue app troviamo un dizionario di giapponese, un database di spam e virus, il più completo database sui compleanni di serie Anime e Manga e un database sulle shitcoin. Miner della domenica, Alfredo ha una forte passione per le crypto ed è un fan di EOS.
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