Qual è il livello di sicurezza dei dati registrati sulla blockchain di Bitcoin?
Innanzitutto va detto che, dal punto di vista tecnico, la blockchain di Bitcoin non è altro che un file pubblico, di circa 376 GB, di cui vi sono decine di migliaia di copie identiche sparse in giro per il mondo.
Non è quindi un singolo file conservato da un singolo gestore che ha il potere di alterarlo o che può essere hackerato con un singolo attacco, ma sono decine di migliaia di copie identiche di fatto inattaccabili.
In altre parole, è impossibile che qualcuno riesca ad hackerare tutte le macchine su cui ne è conservata una copia, per modificarle tutte.
A dire il vero, potrebbe essere sufficiente modificarne la maggioranza per alterarne il contenuto, ma anche ciò appare implausibile.
Anche perché, qualora qualcuno riuscisse ad alterarne molte, ne rimarrebbe comunque sempre qualcuna non alterata da utilizzare per i confronti, visto che alcune delle macchine su cui ve ne è conservata una copia sono praticamente inattaccabili.
Ciò è molto importante perché il protocollo con cui questo file viene costruito prevede che chiunque possa verificarne la correttezza, visto oltretutto che il file è pubblico e non criptato.
In sostanza, sarebbe di fatto impossibile far passare per buona una blockchain alterata.
Qualora qualcuno riuscisse ad alterare alcune copie della blockchain di Bitcoin, l’alterazione verrebbe immediatamente alla luce e l’esistenza di qualche copia inalterata consentirebbe facilmente di confrontarle e verificare senza ombra di dubbio quale sia quella alterata, e quale quella originale.
In realtà, sarebbe anche possibile realizzare una copia alterata della blockchain senza che questa violasse il protocollo, ma sarebbe talmente dispendioso che ben pochi potrebbero permettersi di farlo.
Inoltre, più i blocchi sono antichi più sarebbero difficili da ricostruire in modo da risultare conformi al protocollo, pertanto al massimo realisticamente si potrebbe creare una blockchain in cui solo gli ultimi blocchi siano alterati.
La sicurezza su Bitcoin
Come emerge da questo ragionamento, tentare di alterare la blockchain di Bitcoin non conviene, perché sarebbe difficilissimo ed estremamente dispendioso farlo, e sarebbe praticamente impossibile che nessuno se ne accorgesse.
Un discorso differente vale però per i nuovi blocchi, ovvero quelli che vengono aggiunti alla blockchain ogni circa 10 minuti. In tal caso sarebbe possibile sferrare un attacco del tipo 51%, per imporre ai nodi validatori nuovi blocchi alterati.
Tuttavia anche in questo caso il costo sarebbe notevole, e sarebbe praticamente impossibile farlo senza che nessuno se ne accorga. Quindi semplicemente non conviene farlo.
Alla luce di ciò è possibile affermare che sia virtualmente impossibile modificare i dati una volta registrati sulla blockchain di Bitcoin, dove pertanto godono di una sicurezza di grado davvero elevatissimo.
Si tratta comunque sempre di dati pubblici, visibili in chiaro da tutti, ma se ad esempio si tratta di hash crittografici anche se vengono letti da chicchessia non provocano problemi.