Poche ore fa il creatore di Zcash, Zooko, ha pubblicato su Twitter una serie di post per parlare del concetto di NFT – non fungible token – con una vena che in realtà sembra piuttosto critica.
An NFT for every web page. An NFT for every sentence. An NFT for Michael Huemer's theory of epistemology. An NFT for every NFT, issued by someone else, adversarial to the person who issued the original NFT.
— zookoⓩ🛡 (@zooko) March 21, 2021
Nei suoi tweet, infatti, Zooko elenca una serie di possibili applicazioni per gli NFT, al limite del reale, dicendo che ogni sito web, ogni frase, ogni concetto o addirittura ogni persona potrebbe avere un proprio NFT.
Sicuramente gli use case per gli NFT sono infiniti, tanto che – come ne abbiamo parlato con Marco Montemagno e l’avvocato Lars Schlichting pochi giorni fa – si potrebbe pensare di creare un non fungible token ad hoc per ogni personaggio in cui poter investire in base ai meriti, riconoscimenti o alla dichiarazione dei redditi di fine anno.
I especially like the part about how you can create and use an NFT to discover valuations for a thing that you don't own, have no rights to, and the legitimate owner strenuously wants to *prevent* you from being able to do that. But they can't. That's interesting.
— zookoⓩ🛡 (@zooko) March 21, 2021
Zooko va oltre, spiegando che si può creare un NFT per ogni cosa e che la gente sta creando non fungible token anche di oggetti e opere d’arte di cui non ha realmente il possesso o diritti di copyright. Attualmente, sebbene magari in futuro ci potrebbero essere problemi e azioni legali, tutti stanno tokenizzando qualsiasi cosa, vedi “La Creazione di Adamo” di Michelangelo, gli Homer Pepe o le carte dei Pokemon, tutti non curanti di nessuna regola sui diritti d’autore.
NFT, il concetto che è la bolla del momento
Da una parte, quindi, gli NFT danno la possibilità di tokenizzare qualsiasi cosa, dall’altra forse si tratta anche della bolla del momento, come spiegato oggi da Beeple stesso durante un’intervista per Fox News.
Una bolla, ovviamente, che riguarderebbe i prezzi e le assurde applicazioni, ma sicuramente non della tecnologia, che è qui per restare e potrebbe veramente cambiare ogni regola nel mondo dell’arte e del collezionismo.
Quello che infatti Zooko vuole forse dire con la sua serie di tweet è proprio questo: è vero che gli NFT hanno illimitate potenzialità, ma la bolla del momento sta arrivando all’esagerazione, se pensiamo che addirittura pare sia stato distrutto un Banksy originale per essere poi tokenizzato e venduto in NFT.