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Birra Peroni su blockchain con Ernst & Young

La Birra Peroni approda sulla blockchain. Lo farà utilizzando la soluzione di Ernst & Young, la EY OpsChain Traceability.

La EY OpsChain Traceability fornisce una piattaforma che garantisce tracciabilità e trasparenza notarizzando le informazioni e garantendo la tokenizzazione. Lo scopo è quello di migliorare la brand equity dei fruitori.

Nel caso di Peroni, non solo saranno notarizzate le informazioni ma saranno tokenizzati i beni che diventeranno NFT emessi sulla blockchain di Ethereum. Per ogni lotto di birra sarà emesso un unico NFT, disponibile sull’apposito sito.

La soluzione di Ernst & Young che utilizzerà Birra Peroni risponde all’esigenza di molte imprese di digitalizzare le loro informazioni per garantire maggiore trasparenza e in definitiva un miglior rapporto con il consumatore. È un’esigenza che è aumentata con la pandemia da Covid-19 e che secondo una ricerca di EY e Dell, porterà oltre il 40% delle aziende inclini alla blockchain a digitalizzare e notarizzare i loro documenti entro i prossimi 24 mesi.

Federico Sannella, Corporate Affairs Director di Birra Peroni, ha spiegato:

“Per Birra Peroni il legame con la filiera agricola e la qualità del nostro malto 100% made-in-Italy sono asset strategici fondamentali. Crediamo che la sostenibilità sia profondamente legata al rispetto della materia prima, e abbiamo voluto far vivere questo valore ai nostri consumatori, permettendo loro di seguire il viaggio del malto dal campo alla bottiglia. Con EY OpsChain Traceability, abbiamo trovato la piattaforma ideale per realizzare questo importante progetto. Si tratta di un importante passo avanti nel nostro impegno a portare visibilità e trasparenza alla nostra catena di approvvigionamento sia per i consumatori che per i partner”

Paul Brody, EY Global Blockchain Leader, ha aggiunto:

“Con EY OpsChain Traceability, rendiamo facile per le imprese impostare le loro operazioni e rendere l’intera blockchain di Ethereum un’estensione del loro ambiente ERP. I team di EY sono impegnati non solo ad abilitare i processi di business sulla blockchain di Ethereum, ma a rendere gli input e gli output adeguatamente tokenizzati e transazionali. Immaginiamo un futuro in cui tutto, dall’inventario agli ordini di acquisto alle fatture, può essere tokenizzato e integrato in un ecosistema decentralizzato di finanza e operazioni aziendali”.

Infine, Giuseppe Perrone, EY EMEIA Blockchain Leader ha concluso:

“EY OpsChain Traceability ci permette di fornire un modo molto più semplice per le organizzazioni, come Birra Peroni, di costruire ecosistemi condivisi intorno a token fungibili e non fungibili. Con la possibilità per le organizzazioni di transare l’una con l’altra attraverso beni tokenizzati, qualsiasi cosa, dall’arte, ai collezionabili e ai vaccini, le soluzioni abilitate alla blockchain di EY forniscono un ambiente efficiente e sicuro per gestire le transazioni.”

Birra Peroni su blockchain, il progetto con la startup pOsti

Il progetto di tracciabilità che porta Birra Peroni su blockchain, vede l’azienda italiana di Asahi Group entrare in partnership anche con la startup pOsti. pOsti si occupa di offrire assistenza e migliorare l’esperienza utente in questo processo di notarizzazione delle informazione.

Spiega Virgilio Maretto, CEO di pOsti:

“È stato implementato un processo di tracciabilità completamente automatizzato, partendo dall’acquisizione delle informazioni, dalla loro registrazione sulla blockchain e dall’elaborazione e presentazione sulla landing page dei dati significativi della filiera del malto 100% italiano. Con l’aiuto di tecnologie innovative, abbiamo creato una landing page altamente personalizzata, offrendo una customer experience immersiva e su misura. Ci aspettiamo che questo progetto di Birra Peroni diventi una best practice per le aziende che vogliono promuovere la trasparenza della filiera attraverso un processo di tracciabilità”.

Infine, il team di Ernst & Young punta a migliorare il processo passando per una proposta da sottoporre alla community di Ethereum tramite i cosiddetti EIP (Ethereum Improvement Proposal). La proposta punta a permettere alle compagnie di tracciare la collocazione fisica dei token in un modo standardizzato.

Eleonora Spagnolo
Eleonora Spagnolo
Giornalista con la passione per il web e il mondo digitale. È laureata con lode in Editoria multimediale all’Università La Sapienza di Roma e ha frequentato un master in Web e Social Media Marketing.
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