HomeCriptovaluteAltcoinCausa Ripple-SEC, tempi lunghi e misteri

Causa Ripple-SEC, tempi lunghi e misteri

La causa tra Ripple e la SEC rischia di andare per le lunghe e questo potrebbe minacciare la tenuta di XRP. 

A confermare il fatto che la giustizia si muoverà molto lentamente, il fatto che la corte ha concesso alla SEC tempo fino al 31 agosto per divulgare i suoi documenti su Bitcoin, Ethereum ed XRP. Tale termine era stato inizialmente fissato al 18 giugno. 

Secondo Ripple infatti questi documenti proverebbero il fatto che la Securities and Exchange Commission statunitense sia sempre stata prevenuta nei confronti di Bitcoin. Gli esperti avranno tempo per valutare questo materiale fino al 15 ottobre prossimo. Questo vuol dire che la causa tra a SEC e Ripple andrà avanti ancora per molto. 

Probabilmente la sentenza non arriverà prima del 2022.  

Il prezzo di XRP

Nel frattempo il prezzo di Ripple (XRP) come tutto il settore sta vivendo un periodo di alti e bassi.

Attualmente XRP sta guadagnando quasi il 10% e si è riportata a 63 centesimi. Nei giorni scorsi tuttavia la pressione a cui sono stati sottoposti i mercati ha portato XRP a scendere nettamente da 84 centesimi fino a 52 centesimi toccati nella giornata di ieri, quando poi è partito un recupero che ha rinvigorito XRP.

Sulla criptovaluta però non pendono solo i timori del mercato ma anche l’incertezza nella causa contro la SEC. 

Come prosegue la causa tra Ripple e la SEC

L’autorità statunitense infatti rimprovera a Ripple di aver emesso XRP senza licenze ritenendola a tutti gli effetti una security. Al contrario, Ripple sostiene che non ci siano differenze tra la natura di XRP e le altre due criptovalute per eccellenza, Bitcoin ed Ethereum. Secondo la SEC invece Bitcoin ed Ethereum sono decentralizzate, mentre lo stesso non si può dire per XRP.

La causa si preannuncia ricca di colpi di scena. L’ultimo in ordine di tempo riguarda la testimonianza di un misterioso funzionario della SEC a cui la SEC stessa si opporrebbe, il che lascia intendere che questa deposizione sia stata richiesta da Ripple. 

Ma chi potrebbe essere l’uomo atteso in tribunale? Per alcuni addirittura Jay Clayton, ex presidente della SEC prima dell’attuale Gary Gensler. 

Altre ipotesi sostengono che sia William Hinman, direttore della divisione di finanza aziendale.

Entrambi sono ostili alle criptovalute, o meglio Jay Clayton è colui che ha iniziato la causa contro Ripple, uno degli ultimi atti del suo mandato, mentre William Hinman nel 2018 sostenne che Ethereum non era una security. 

In attesa che la giustizia faccia il suo corso, c’è da scommettere che ne vedremo delle belle.

Eleonora Spagnolo
Eleonora Spagnolo
Giornalista con la passione per il web e il mondo digitale. È laureata con lode in Editoria multimediale all’Università La Sapienza di Roma e ha frequentato un master in Web e Social Media Marketing.
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