HomeBlockchainSicurezzaPoly Network confida nel suo hacker e rimborsa gli utenti

Poly Network confida nel suo hacker e rimborsa gli utenti

Poly Network, piattaforma cross-chain del DeFi, confida nel suo hacker soprannominato Mr. White Hat, premiandolo con 500.000$ di bug bounty

Mentre la nostra comunicazione con il signor White Hat va avanti, i restanti asset degli utenti su Ethereum vengono gradualmente trasferiti al portafoglio multisig (0x34D6B21D7B773225A102b382815e00Ad876E23C2) richiesto dal signor White Hat.”

In sostanza, il famoso attacco hack da 600 milioni di dollari in crypto dello scorso 10 agosto 2021, subito dalla piattaforma di Poly Network, sembra stia avendo una nuova svolta. 

Infatti, oltre ad aver ricevuto indietro il corrispettivo in ETH, Polygon e BSC di $260 milioni, il giorno successivo la cifra restituita ammontava già a $324 milioni

L’hacker (o gli hacker) in questione, sembra dunque che davvero abbia agito in modo etico, sostenendo che l’attacco era stato eseguito per esporre la vulnerabilità di Poly Network. 

Data la prova che i fondi stiano tornando agli indirizzi della piattaforma DeFi, il Poly Network Team ha definito l’hacker Mr. White Hat e sta cercando di collaborare per completare tutto il trasferimento. 

Non solo, secondo quanto riportato, sembra proprio che l’hacker abbia accettato il premio offerto da Poly Network di 500.000$ per essere stato in grado di individuare il bug che rende vulnerabile la piattaforma. 

Poly Network derubata ed il suo rapporto con l’hacker etico

Dunque il rapporto collaborativo dell’hacker Mr. White Hat nella restituzione di tutta la somma derubata, sembra stia risolvendosi del tutto. 

Infatti, oltre i $33 milioni in USDT congelati, Poly Network afferma che il rimborso agli utenti ETH è già in corso. Le somme provengono dal wallet multisig controllato sia dalla piattaforma che dall’hacker.

Tutti i beni rimanenti degli utenti su Ethereum (tranne l’USDT congelato) erano stati trasferiti al portafoglio multisig controllato da Mr. White Hat e Poly Network Team. Il processo di rimborso non è ancora stato completato. Per garantire il recupero sicuro dei beni degli utenti, speriamo di mantenere la comunicazione con il signor White Hat e trasmettere informazioni accurate al pubblico. Qualsiasi accusa infondata e speculazione potrebbe danneggiare l’importantissimo processo di recupero degli asset. 

Per raggiungere l’obiettivo del pieno recupero sia degli asset che dei servizi cross-chain, il team continuerà a comunicare attivamente con il signor White Hat per ricevere la chiave finale.” 

Nell’opera di convincimento dell’hacker di diventare “buono” e restituire il tutto, è intervenuto anche la piattaforma di Flux Protocol. Ecco cosa ha riferito il suo tweet:

“Le soluzioni cross-chain sono cruciali per la sostenibilità del Web3! Invece di sfruttare, diventa un white hat hacker, perché sei importante per il futuro della decentralizzazione per renderla più sicura e per aumentare l’accettazione di massa di blockchain & crypto! Hack for good”

Stefania Stimolo
Stefania Stimolo
Laureata in Marketing e Comunicazione, Stefania è un’esploratrice di opportunità innovative. Partendo come Sales Assistant per e-commerce, nel 2016 inizia ad appassionarsi al mondo digitale autonomamente, inizialmente in ambito Network Marketing dove conosce e si appassiona dell’ideale di Bitcoin e tecnologia Blockchain diventandone una divulgatrice come copywriter e traduttrice per progetti ICO e blog, ed organizzando corsi conoscitivi.
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