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Anche Israele ha un suo progetto di CBDC

Anche Israele sarebbe finalmente pronta a far partire un progetto per una valuta digitale di Stato (CBDC).

Lo rivela un report di Globes, giornale finanziario israeliano.

Il percorso di Israele verso la CBDC

Già nel giugno scorso, la Banca d’Israele aveva annunciato di avere un progetto pilota su una valuta digitale.

Ma in quell’occasione il Presidente della Banca di Israele, Andrew Abir, aveva anche raffreddato gli animi di quanti avevano espresso la speranza che una CBDC potesse eliminare le banche:

“Mi dispiace dirvelo, ma questo non eliminerà le banche. Nessuna banca centrale porterebbe una valuta digitale con un tale obiettivo. Le banche sono ancora una parte importante di qualsiasi sistema di pagamento che ci sarà”.

Il digital shekel su Ethereum

Adesso, invece, secondo quanto riportato dal giornale israeliano, la banca di Israele avrebbe deciso di dare un’accelerata al progetto avendo scelto anche la blockchain su cui realizzare un eventuale shekel (la valuta fiat d’Israele) digitale: Ethereum.

Yoav Soffer, il Project Manager CBDC presso la Bank of Israel, avrebbe spiegato il perché di questa scelta:

“Abbiamo fatto una prova con la tecnologia Ethereum, non perché pensiamo che sia necessariamente la tecnologia che useremo, ma perché era una tecnologia con cui potevamo sporcarci le mani, per capirne vantaggi e svantaggi”.

Israele CBDC
Con il Covid-19 sono cresciuti i pagamenti digitali in Israele

Israele, crescono i pagamenti digitali con il Covid-19

Come riportato sempre dal Globes, questa accelerazione sulle valute digitali da parte della banca d’Israele sarebbe anche motivata dal crescente utilizzo dei pagamenti digitali, verificatosi con la pandemia.

Secondo Global data, i pagamenti digitali in Israele cresceranno nel 2021 del 4,5% a 15 miliardi di dollari.

Ravi Sharma, analista capo di GlobalData, ha spiegato:

“La solida crescita dell’e-commerce e l’aumento del limite di pagamento senza contatto sono altri fattori importanti. Sebbene la pandemia di COVID-19 abbia portato a una riduzione della spesa dei consumatori, ha anche evidenziato l’importanza dell’utilizzo di pagamenti non in contanti, che dovrebbe spingere l’uso dei pagamenti con carta nel paese”

La CBDC palestinese

Secondo Bloomberg, anche la vicina Palestina ha un progetto simile.

Lo scopo è quello di uscire dalle restrizioni monetarie imposte da Israele, che pone forti limiti sui grossi trasferimenti in denaro fatti utilizzando il dinaro giordano o il dollaro statunitense. In base agli accordi di Oslo del 1995 lo Stato palestinese non può avere una propria valuta fiat.

È da almeno quattro anni che in Palestina si parla di una eventuale valuta digitale.

Nel 2017, l’allora capo dell’autorità monetaria palestinese (PMA), Azzam Shawwa, aveva dichiarato alla Reuters che stava pianificando di rilasciare una valuta digitale chiamata sterlina palestinese entro 5 anni.

Due anni dopo, il primo ministro palestinese, Mohammad Shtayyeh, annunciò che il suo governo stava considerando la criptovaluta come alternativa allo shekel israeliano. 

Poi le difficoltà sempre crescenti dell’economia palestina, aggravate dalla crisi della pandemia, non hanno permesso di proseguire in un simile progetto.

Ma secondo quanto riporta Bloomberg, a giugno del 2021 lo Stato palestinese avrebbe iniziato due differenti studi sullo sviluppo di una propria valita digitale.

Secondo Raja Khalidi, direttore del Palestine Economic Policy Research Institute, l’emissione di una CBDC potrebbe, tuttavia, essere un potente simbolo politico dell’indipendenza monetaria da Israele.

 

Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo è genovese di nascita ma milanese di adozione. E' laureato in scienze politiche. E' un giornalista, blogger, scrittore, esperto di marketing e digital advertising. Dopo una lunga esperienza nel marketing tradizionale, comincia attività con il web e il digital advertising nel 2011 fondando una società Le enfants. Da sempre appassionato di web e innovazione, nel 2018 approfondisce le tematiche legate alla blockchain e alle criptovalute. Trader indipendente in criptovalute dal marzo 2018, collabora con aziende del settore come content marketing specialist. Nel suo blog. mediateccando.blogspot.com, da tempo si occupa soprattutto di blockchain, che considera come la più grande innovazione tecnologia dopo Internet. A novembre è prevista l'uscita del suo primo libro sulla blockchain e il fintech.
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