Il Consiglio Europeo il massimo organo deliberativo dell’Unione Europea, ha raggiunto un accordo mercoledì scorso su due proposte di legge per regolamentare i pagamenti digitali e criptovalute.
Summary
Due proposte per regolamentare le criptovalute nell’Unione Europea
Ora i due provvedimenti dovranno arrivare in Parlamento per la discussione e la ratifica, prima che diventino provvedimenti legislativi.
Il ministro delle Finanze Andrej Šircelj della repubblica slovena, che attualmente esprime la presidenza del Consiglio europeo, ha affermato:
“La finanza digitale sta diventando sempre più importante per il contesto economico europeo. È essenziale creare un ambiente favorevole per le aziende innovative. Tuttavia, allo stesso tempo dobbiamo ridurre i rischi per investitori e consumatori. Credo che l’accordo odierno colpisca il giusto equilibrio tra i due. Entrambi i dossier sono anche priorità della Presidenza slovena. Ci auguriamo che si raggiunga al più presto un accordo con il Parlamento europeo”.
Il framework Markets in Crypto-Assets (MiCA) dedica un intero capitolo del documento formato da circa 400 pagine ai cosiddetti “token referenziati ad asset”.
Si tratta di un tipo di stablecoin, o criptovaluta progettata per mantenere il suo valore, ma a differenza delle stablecoin ancorate al dollaro come USD Coin (USDC) o Tether (USDT), questi token sono supportati da un paniere di diverse valute legali, materie prime o risorse crittografiche.

Secondo alcuni esperti, la stesura del MiCA mira a regolamentare progetti come quello di stablecoin avanzato un anno fa da Facebook, denominato Libra (ora Diem):
“È abbastanza ovvio ed evidente che l’intera proposta è stata redatta pensando al progetto Libra”.
Questo ha affermato Patrick Hansen, collaboratore di RegTrax, il database della Stanford University sulla politica fintech.
L’altro documento approvato è il Digital Operational Resilience Act (DORA). Questo atto mira a creare un quadro normativo sulla resilienza operativa digitale per cui tutte le aziende legate all’ICT, con l’obiettivo di prevenire e mitigare le minacce informatiche.
Le critiche al nuovo quadro normativo
Il MiCA era stato pubblicato per la prima volta a settembre del 2020, e faceva parte di un pacchetto più consistente di iniziative sulla finanza digitale.
Nel MiCA si fa anche riferimento al mercato della DeFi, che ha avuto una crescita esponenziale, nell’ultimo anno, anche nel mercato europeo.
Ma sul testo di questi provvedimenti sono arrivati alcuni distinguo da parte di esperti del mercato crittografico, come per esempio, Martin Erhold, specialista in regolamentazione di Bitpanda, che ha scritto in una nota che:
“I fornitori di servizi di successo trarranno vantaggio dal più ampio mercato unico dell’UE e si prevede il consolidamento del mercato. Tuttavia, barriere troppo elevate all’ingresso nel mercato dell’UE possono dissuadere i fornitori di servizi e gli emittenti di paesi terzi dall’entrare nell’UE, rischiando di disaccoppiare l’UE da altri mercati innovativi”
La Banca centrale europea (BCE) e il Comitato economico e sociale hanno già pubblicato i loro pareri favorevoli sulla proposta. Ora si attende ad inizio del 2022 la discussione in aula del documento e poi la successiva votazione dello stesso.