Durante il weekend del Ringraziamento Elon Musk ha inviato una lettera ai dipendenti di SpaceX per avvertirli che vi è il rischio che la società possa andare in bancarotta l’anno prossimo.
SpaceX, le ragioni del rischio bancarotta
Il problema è il rallentamento della produzione dei motori Raptor per il razzo Starship. A tal proposito infatti Musk ha scritto che la crisi della produzione è molto peggiore di quanto sembrasse anche solamente poche settimane fa.
Alla luce di questo peggioramento, Musk nella lettera avverte esplicitamente che la società potrebbe trovarsi di fronte ad un rischio reale di bancarotta se nel prossimo anno non riuscissero ad effettuare almeno un volo di test della navicella una volta ogni due settimane.
La navicella Starship
Starship è la navicella che dovrebbe portare in futuro merci e persone su Marte. Si tratta a dire il vero di una navicella mai costruita prima, unica e senza precedenti, per la quale è lecito nutrire dubbi in merito alla sua efficacia.
Space X per ora sta testando alcuni prototipi in Texas con alcuni brevi voli di prova, ma per poter procedere oltre si dovranno effettuare veri e propri brevi viaggi spaziali con un prototipo molto simile alla versione definitiva.
I rallentamenti nella produzione dei motori sembra che stiano mettendo in crisi questa roadmap, tanto che secondo Musk vi sarebbe il rischio concreto, seppur non imminente, di un fallimento dell’intero progetto.
Il ritardo del primo volo
Va però aggiunto che in seguito Musk ha tentato di minimizzare questo rischio su Twitter sostenendo che in realtà si tratterebbe di un rischio ad oggi improbabile, e che la sua sarebbe di fatto una paranoia necessaria a garantire la sopravvivenza del progetto.
If a severe global recession were to dry up capital availability / liquidity while SpaceX was losing billions on Starlink & Starship, then bankruptcy, while still unlikely, is not impossible.
GM & Chrysler went BK last recession.
“Only the paranoid survive.” – Grove
— Elon Musk (@elonmusk) November 30, 2021
Musk nella lettera aveva definito letteralmente “un disastro” l’attuale processo produttivo del motore Raptor, ritenuta comunque la cosa più difficile nella creazione del gigantesco razzo.
L’obiettivo sarebbe quello di effettuare il primo volo orbitale Starship tra gennaio o febbraio del 2022, ma a questo punto il rischio che questa scadenza non venga rispettata c’è.
Il CEO di SpaceX però si è detto fiducioso che tale volo verrà effettuato comunque entro la fine del 2022.
SpaceX attualmente non è quotata in borsa, mentre l’altra società di Musk quotata in borsa, Tesla, non ha risentito minimamente di questa notizia.