Ogni tanto capita che in determinati periodi gli asset tradizionali sui mercati finanziari performino meglio rispetto a quelli crypto.
Summary
Mercati tradizionali vs crypto
È accaduto a dicembre 2021, come rivela CryptoCompare, ovvero quando il mercato crypto è stato quasi costantemente in rosso, mentre alcuni asset tradizionali invece hanno tenuto.
Ad esempio il prezzo di ETH ha perso più del 20%, mentre il NASDAQ 100 sostanzialmente ha chiuso in pareggio.
Tuttavia nonostante i recenti movimenti di mercato, le principali criptovalute hanno registrato forti guadagni nel corso del 2021, con rendimenti superiori al 50%. Ad esempio nel medesimo periodo l’oro ha perso il 3,8%, l’S&P500 ha reso poco meno del 27% ed il NASDAQ 100 il 21%.
I numeri del 2021
In particolare è rimasta molto più elevata la volatilità, con BTC che ha fatto un 65,3% nel 2021, rispetto al 20,6% dell’S&P500 ed al 28,8% del NASDAQ 100.
CryptoCompare ha anche scoperto che il numero di indirizzi con saldo ETH è cresciuto del 3,9%, raggiungendo il nuovo massimo storico di 68,8 milioni a dicembre.
Inoltre i volumi di scambio in USDT e USD a dicembre sono diminuiti per tutte le principali criptovalute, tranne proprio ETH per cui sono aumentati rispettivamente del 2,7% e del 2,5%.
I volumi di ADA sono quelli che hanno registrato il calo maggiore, rispettivamente del 25% e del 27%.
A dicembre il TVL della DeFi è sceso a 153 miliardi di dollari, con -13,8% su Ethereum e -22,4% su Solana.
Però sono anche diminuite le commissioni pagate in totale per tutte le transazioni registrate sulla blockchain di Ethereum, per la prima volta in sei mesi. Il calo è stato del 36,9%, con il costo medio per transazione di 30,87$.
Infine CryptoCompare rivela anche che Ethereum è stato inflazionistico per l’intero mese di dicembre, poiché la rete ha bruciato una media giornaliera di 7,98k ETH per tutto il mese.