Ogni tanto salta fuori una nuova previsione secondo cui il prezzo di Bitcoin arriverà ad un milione di dollari.
Summary
Arthur Hayes e la previsione del Bitcoin a un milione di dollari
Questa volta è il turno dell’ex CEO di BitMEX, Arthur Hayes, che si è lanciato in una serie di previsioni, tra cui quella del raggiungimento di quota 1.000.000$ per BTC entro il 2030.
Lo ha fatto con un post sul suo blog intitolato “Il Ciclo del Destino”.
Questo ciclo, secondo Hayes, vedrebbe non solo il prezzo di Bitcoin arrivare ad un milione, ma anche quello dell’oro a 20.000$.
Il prezzo dell’oro attualmente è inferiore ai 2.000$ l’oncia, anche se nei mesi scorsi per un brevissimo periodo aveva anche superato questa cifra. Quindi significherebbe un apprezzamento di dieci volte rispetto al livello attuale.
Da notare che per passare da 200$ a 2.000$ ci ha messo un ventennio, ed è dovuto passare per la crisi dei mercati finanziari a causa della bolla delle dot-com, quindi immaginare che in meno di un decennio possa di nuovo moltiplicarsi per dieci appare un po’ azzardato.
Il prezzo di Bitcoin invece si aggira attorno ai 40.000$, anche se è arrivato a sfiorare i 70.000$ a novembre dell’anno scorso.
Per salire fino al milione di dollari dovrebbe moltiplicarsi di circa 25 volte dai livelli attuali. Per arrivare a 40.000$ da 1.600$, aumentando appunto di 25 volte, ci ha messo circa quattro anni, quindi perlomeno in teoria questa previsione sembra meno azzardata rispetto a quella dell’oro.
Le fantasmagoriche ipotesi dell’ex CEO di BitMEX
Ma il post contiene una terza previsione, forse ancora più azzardata: la dissoluzione dell’Unione Europea, sempre entro la fine del decennio.
La UE esiste ormai da più di 60 anni, anche se all’inizio aveva un’altra forma, ed è tuttora in espansione.
Hayes tuttavia ipotizza l’implosione della Banca Centrale Europea e dell’euro, con conseguente dissoluzione della UE.
Molti di questi suoi ragionamenti si basano sul crescente ruolo ed il crescente potere della Cina, per la quale ipotizza che potrebbe tornare a lasciare minare Bitcoin.
Anzi ipotizza che la Cina potrebbe vendere dollari ed euro per acquistare idrocarburi con cui generare elettricità ed immagazzinare quella in eccesso sotto forma di Bitcoin.
In realtà Bitcoin non immagazzina elettricità, in quanto non è possibile ri-estrarre dai BTC minati l’energia elettrica utilizzata per minarli, ma consente al massimo di monetizzare l’energia in eccesso. C’è da dire che la logica a cui fa riferimento Hayes è di carattere finanziario, e non fisico.
Lo stesso ex CEO di BitMEX avverte che il suo è solo un esperimento mentale, ma sottolinea che se fosse valida l’idea potrebbe diventare virale, con molti altri Stati che potrebbero fare altrettanto.
Per quanto riguarda il raggiungimento del milione di dollari, il principale motore sarebbe proprio il “Doom Loop” delle politiche finanziarie occidentali, a causa soprattutto dello Yield Curve Control (YCC) e del disperato tentativo di evitare la bancarotta degli Stati.
Dice che lo YCC è la fine del gioco, con il crollo del valore del dollaro rispetto ad oro e Bitcoin.
Hayes afferma:
“Non c’è altra opzione politicamente appetibile, e le azioni contro la Russia non fanno altro che assicurare che l’YCC arriverà prima di quanto si pensi.”
A dire il vero in questo momento le azioni degli USA contro la Russia da qualche mese sono avvenute contemporaneamente ad un significativo innalzamento del valore del dollaro americano, soprattutto nei confronti delle altre valute, con il Dollar Index salito da 95 a quasi 104 punti, ovvero ai massimi da inizio 2017.
Hayes ha una storia un po’ travagliata alle spalle ed una reputazione un po’ borderline. Molti credono ad esempio che le sue azioni nel corso degli anni siano state eccessivamente spregiudicate e non sono pochi coloro che non lo ritengono attualmente una fonte di informazione particolarmente attendibile.
Sebbene ora come ora non sia possibile giudicare se queste sue previsioni siano credibili oppure no, l’unica cosa certa è che appaiono davvero molto azzardate.