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Paraguay: posto il veto sulla nuova legge sul mining crypto

Il Presidente del Paraguay, Mario Abdo, ha posto il veto contro un disegno di legge già approvato che voleva riconoscere il mining di criptovalute come attività industriale.

Paraguay: progressi sulla nuova legge sul mining

Lo riferisce TeleSUR dicendo che ora il disegno di legge tornerà alla Camera e al Senato. 

Il fatto è che riconoscendo il mining di criptovalute come attività industriale avrebbero potuto applicare la tassa del 15% sui profitti, ma avrebbe anche concesso permessi a fornitori di servizi crypto e miner, oltre a creare un istituto specializzato in materia.

Il Presidente Abdo ha optato per il veto perché ritiene il mining di criptovalute un’attività caratterizzata da un elevato consumo di energia, con utilizzo intensivo di capitale e basso utilizzo di manodopera. 

In altre parole si è opposto al riconoscimento del mining crypto come attività industriale, perché lo vorrebbe riconosciuto, invece, come attività ad alta intensità energetica che non genera valore aggiunto.

Anche il Ministero dell’Industria e del Commercio è d’accordo con il veto, perché sostiene che le attività crypto che il disegno di legge promuoverebbe, potrebbero avere un impatto negativo sul consumo di energia, tanto da poter addirittura costringere il Paraguay ad importare energia elettrica in futuro.

Il Paraguay è uno dei pochi Paesi dell’America Latina che ha mantenuto il monopolio pubblico sulla produzione di elettricità. 

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Il Paraguay pone un veto contro un disegno di legge che riconosceva il mining di crypto come attività industriale

La produzione di energia in Paraguay

La produzione avviene quasi al 100% con fonti idroelettriche, ed il 90% dell’energia prodotta viene esportata. 

Grazie a ciò il Paese è in assoluto uno dei maggiori esportatori netti di elettricità al mondo. 

Inoltre, grazie al nettissimo predominio di produzione di energia elettrica con impianti idroelettrici, i prezzi dell’elettricità in Paraguay sono notevolmente inferiori alla media regionale. 

Per questo motivo c’è il timore che una legge che favorisca il mining di criptovalute potrebbe attrarre moltissimi miner che potrebbero iniziare a consumare molta dell’energia prodotta nel Paese. 

Sebbene sia un po’ difficile immaginare che possano arrivare a consumare tutta l’energia attualmente esportata, il rischio di un impatto significativo sui prezzi dell’elettricità c’è. 

Oltretutto, la Banca Centrale del Paese non sembra essere particolarmente favorevole all’utilizzo delle criptovalute. 

Hanno, infatti, dichiarato che non sono sostenute da alcuna autorità monetaria, che la loro custodia non è controllata, che non svolgono le funzioni di base del denaro e che costituiscono investimenti ad alto rischio. 

Fino a qualche mese fa si pensava addirittura che il Paraguay potesse seguire l’esempio di El Salvador e nominare Bitcoin valuta a corso legale, ma a differenza di El Salvador, il Paraguay ha una propria moneta, oltretutto abbastanza stabile. 

Alla luce di ciò che sta accadendo ora questa eventualità sembra essere sfumata. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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