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Il Merge di Ethereum è avvenuto con successo!

Il Merge di Ethereum è finalmente avvenuto con successo! La community crypto, ora più che mai, si domanda quali saranno i suoi effetti sul settore.

L’attesissimo Merge di Ethereum è finalmente realtà

Ci siamo, finalmente il tanto atteso lancio del nuovo aggiornamento Merge, il cui sviluppo da parte della Ethereum foundation era partito nel dicembre del 2020, è finalmente attivo. Dopo tanto lavoro, l’algoritmo di consenso della rete Ethereum è passato al Proof of Stake, più sostenibile ed economico rispetto al Proof of Work precedente.

Molti analisti ed esperti del settore si stanno chiedendo quale potrà essere e soprattutto di quale entità l’effetto o gli effetti che questo aggiornamento potrà avere non soltanto sul prezzo di Ethereum (cosa che appare ormai abbastanza scontata) ma anche sulla funzionalità stessa della blockchain e anche su tutto l’ecosistema delle criptovalute e del web 3, che sulla rete blockchain sviluppa ancora circa il 70% del mercato.

I potenziali effetti 

Daniel Dizon, fondatore e ceo di Swell Network, un protocollo di staking di ETH liquido senza autorizzazione che è stato costruito per staker, operatori di nodi e l’ecosistema Ethereum, per citarne uno, ha fatto un’analisi molto dettagliata e precisa, nei giorni scorsi, su quelli che potranno appunto essere gli effetti del Merge sia su Ethereum stesso e sia soprattutto sul mercato crypt in genere.

Il primo aspetto che lui cita è quello dell’andamento del prezzo di ethereum che ha nettamente soivraperfomato il mercato, che risente soprattutto dei problemi di altissima inflazione, che la Fed stenta sempre più a contrastare, malgrado due rialzi consecutivi dello 0.75% dei tassi di interesse.

Dizon scrive:

“Nonostante l’inflazione primaria in aumento nell’IPC di martedì, il prezzo di ETH ha continuato a mantenersi relativamente stabile contro il più ampio declino del mercato, guidato dal previsto evento Merge. Prevediamo che questa mossa di disaccoppiamento continuerà nel breve termine, poiché gli investitori digeriscono le implicazioni a lungo termine della fusione, come il miglioramento dell’efficienza energetica, l’aumento dell’economia di staking e gli ETH che diventano potenzialmente deflazionistici”.

Quindi, il prezzo di Ethereum evidentemente è proprio sostenuto da questo nuovo aggiornamento, che potrebbe, come sostiene un altro importante analista, Stefan Rust, CEO della casa di sviluppo blockchain Laguna Labs, portare il titolo a toccare i 3000 dollari entro la fine dell’anno.

Gli effetti del Merge sull’ecosistema

Ma anche sullo staking gli effetti saranno enormi come si sta già evidenziando dalle offerte vantaggiose che stanno proponendo i principali exchange, a cominciare da Binance e Coinbase, per questo tipo di attività. In questo modo molti investitori istituzionali potrebbero essere attratti dalla possibilità di investire nelle criptovalute direttamente con un prodotto relativamente sicuro e liquido.

A marzo, il fornitore di servizi di staking, Saked, ha introdotto un trust ETH in staking con l’obiettivo di ottenere un rendimento dell’8%, Binance come detto propone un rendimento sul suo prodotto di staking ETH del 6%. A giugno, Sygnum Bank, con sede in Svizzera, ha introdotto servizi di staking istituzionale per i suoi clienti. e secondo alcune indiscrezioni sembra che sul mercato stia entrando anche un gigante di wall Street come Goldman Sachs.

Ma la nuova Ethereum diventerà anche un volano per il nuovo ecosistema del web 3 e del metaverso, sempre secondo l’opinione di Dizon:

Il Merge sarà un vantaggio per l’ecosistema Web3, rendendo molto più facile costruire e sviluppare progetti on-chain. L’unione di Ethereum aprirà la strada ad altre blockchain anche per rivedere e valutare come vengono gestite le proprie catene e creare un progetto per la costruzione di progetti con maggiore scalabilità e decentralizzazione”.

D’altra parte il nuovo aggiornamento oltre ad essere più sostenibile, con un minor consumo energetico pari al 99,9% della versione precedente dovrebbe col tempo diventare molto più veloce e passare dalle poco più di 15 transazioni al secondo a circa 100.000, rendendo la blockchain più veloce delle sue nuove rivali come Solana ed Avalanche, che non a caso sono tra i titoli che stanno maggiormente perdendo sul mercato in questi ultimi due mesi.

Come cambierà l’adozione di Ethereum

Ethereum potrebbe aumentare la sua adozione e le sue possibilità di impiego, cosa che al momento Bitcoin e molte altre criptovalute stentano a trovare. 

Dizon, e come lui sembrano pensarla molti altri esperti di blockchain  criptovalute, sostiene:

“Ethereum si sarà ritagliata uno spazio importante per il suo token con la modifica del suo meccanismo di consenso. Gli investitori in criptovalute continueranno a vedere BTC come una forma di “oro digitale”, ma ETH avrà in realtà molta più utilità nel diventare l’elemento costitutivo di Web3″. 

Ci sono, però, anche elementi negativi secondo alcuni in questa fusione che rivoluzionerà sicuramente nel tempo la blockchain Ethereum e probabilmente anche il settore stesso degli asset digitali, ed è quello che la rete in questo modo diventerebbe più centralizzata e forse meno sicura, considerando che il processo di validazione sarà affidato a chi possiede l’Ether e il processo potrebbe quindi almeno all’inizio, mancando l’incentivo del mining, potrebbe avere anche delle problematiche. 

Senza contare che molti sostengono che questo sistema renderebbe la probabilità di attacchi hacker sicuramente più difficile da attuare rispetto al Proof of Work, ma anche di portata molto più ampia e pericolosa, una volta che essa venisse portata a compimento.

Infine, secondo alcuni, come Bryan Daugherty, direttore delle politiche pubbliche globali per la BSV Blockchain Association, la nuova forma di validazione della rete blockchain che eliminerà il mining, potrebbe creare delle distorsioni tra i grandi possessori di Eth, che avranno chiaramente molto piu potere decisionale, rispetto ad altri utenti. 

Secondo il nuovo metodo, per diventare un validatore su Ethereum, qualcuno deve investire almeno 32 ETH – circa $ 52.000 – e accettare di tenere quei token nascosti in un account separato. 

Daugherty ha affermato:

“Il modo in cui guardo a questo è che il piano ora è eliminare il mining in generale e assegnare queste monete a coloro con le posizioni più grandi”.

Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo Cacioppoli
Vincenzo è genovese di nascita ma milanese di adozione. E' laureato in scienze politiche. E' un giornalista, blogger, scrittore, esperto di marketing e digital advertising. Dopo una lunga esperienza nel marketing tradizionale, comincia attività con il web e il digital advertising nel 2011 fondando una società Le enfants. Da sempre appassionato di web e innovazione, nel 2018 approfondisce le tematiche legate alla blockchain e alle criptovalute. Trader indipendente in criptovalute dal marzo 2018, collabora con aziende del settore come content marketing specialist. Nel suo blog. mediateccando.blogspot.com, da tempo si occupa soprattutto di blockchain, che considera come la più grande innovazione tecnologia dopo Internet. A novembre è prevista l'uscita del suo primo libro sulla blockchain e il fintech.
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