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Binance brucia 1,8 milioni di dollari di Luna Classic

Ieri Binance ha annunciato il suo primo burn di LUNC (Luna Classic). 

Luna Classic: Binance brucia i token

L’exchange ha infatti distrutto tutti i token LUNC raccolti con le commissioni sul trading.

Luna Classic è il nuovo nome che è stato dato alla criptovaluta Luna dopo l’implosione dell’ecosistema Terra (rinominato Terra Classic), e la nascita della nuova criptovaluta LUNA. 

Prima del crollo il valore dei LUNC, quando ancora si chiamavano Luna, era di circa 86$, ma nel giro di una settimana poco prima della metà di maggio il loro valore si era quasi azzerato, scendendo addirittura sotto gli 0,01$. 

Questa vera e propria rapida implosione si dovette anche ad un incredibile esplosione del numero di token in circolazione. 

Infatti la supply di Luna non era fissa, e variava in modo algoritmico per cercare di tenere fisso il valore della stablecoin UST. Quando iniziò l’implosione di UST il sistema andò in tilt, e vennero prodotti una quantità enorme di token Luna. Si passò da circa 345 milioni di Luna ad oltre seimila miliardi nell’arco di una settimana. 

Questo boom distrusse letteralmente il valore di mercato dei token, facendo di fatto implodere l’intero ecosistema Terra. 

Tuttavia a partire da fine maggio il vecchio team di Terra abbandonò il vecchio ecosistema, e ne creò uno nuovo con lo stesso nome. Il vecchio ecosistema fu rinominato Terra Classic, la vecchia criptovaluta fu rinominata Luna Classic (LUNC), ed un nuovo team subentrò nella sua gestione. 

Una delle iniziative prese fu per l’appunto il tentativo di ridurre l’immensa supply iniziando a bruciare i token. 

Attualmente degli oltre 6.900 miliardi di LUNC esistenti, in circolazione ve ne sono “solamente” poco più di 6.890 miliardi, proprio grazie al processo di burn. 

Tra questi si contano anche gli oltre 5 miliardi di LUNC appena bruciati da Binance. 

Sebbene a parole possa 5 miliardi possa sembrare un numero elevato, si tratta invece solamente di meno dello 0,08% dei token LUNC in circolazione, quindi di per sè l’impatto di questo burn sulla supply della criptovalute è irrilevante. 

Inoltre fino ad ora complessivamente sono stati bruciati lo 0,14% dei token LUNC totali, quindi una percentuale poco significativa. Bisogna però tenere in conto che non tutti i LUNC in circolazione sono sul mercato. Infatti molti di questi di fatto sono immobilizzati, pertanto l’impatto reale dei burn sui token in circolazione sul mercato è maggiore. 

Questo ieri ha generato un aumento del 20% del valore di LUNC sul mercato, anche se poi buona parte di questo guadagno oggi è svanito. 

Luna Classic il token per della speculazione

LUNC rimane attualmente una criptovaluta sui cui prevalgono gli scambi speculativi, che amplificano l’impatto delle notizie sia in alto che in basso. Questo spiega sia perchè un burn di percentuale così infima abbia potuto generare un aumento del valore di mercato addirittura del 20%, sia perchè tale guadagno si sia quasi completamente perso nelle ore successive al picco. 

Da notare comunque che il picco minimo degli ultimi mesi è stato toccato la scorsa settimana, ovvero il 26 settembre, e da allora il prezzo di LUNC è aumentato del 73%. Questo dato mostra chiaramente quanto sia ancora speculativa in questo momento questa criptovaluta. 

Inoltre va sottolineato che rispetto al minimo assoluto di metà maggio, la crescita allo stato attuale risulta essere già stata del 31.800%, nonostante questo non abbia consentito minimamente di avvicinare i livelli pre-crollo. Infatti rispetto al valore di Luna di inizio maggio la perdita attuale continua ad essere superiore al 99,99%. 

Va detto che Binance è coinvolta nel progetto Terra fin praticamente dalle sue origini, quindi nonostante tutto quello che è accaduto continua a dare il proprio contributo, ad esempio bruciando i LUNC incassati con le commissioni sugli scambi. 

Sebbene attualmente sembra improbabile che la supply di LUNC possa ridursi in modo drastico con questi burn, il fatto che questi stiano proseguendo e che buona parte della supply sia di fatto immobilizzata fa presumere che forse in futuro il suo valore di mercato possa crescere un po’. 

Di sicuro è quasi impossibile che possa mai recuperare i livelli pre-crollo, ma sembra anche estremamente improbabile che possa tornare ad 1$. Anzi, attualmente sembra decisamente improbabile persino che possa tornare sopra il centesimo di dollaro. 

Molto dipenderà dalla gestione del nuovo team, e soprattutto dal fatto che riescano a ridare slancio ad un progetto che di fatto a maggio è fallito. Non va dimenticato che potrebbe soffrire della concorrenza del nuovo progetto Terra, e quindi anche della nuova criptovaluta LUNA, sebbene nel nuovo ecosistema sia assente la stablecoin algoritmica che era alla base di quello precedente. 

Nel frattempo Binance si sta ampliando, con l’apertura di due nuovi uffici in Brasile. 

L’America Latina sembra essere terreno fertile per le criptovalute, come dimostra il caso di El Salvador, ed il Brasile è il paese più grande di tutta l’area, oltre ad essere un paese in cui l’interesse per le criptovalute è particolarmente diffuso. 

Ormai sempre più Paesi richiedono agli exchange di aprire sedi fisiche per poter operare al loro interno, quindi è più che logico che gli exchange aprano uffici soprattutto in quei Paesi in cui hanno più clienti. 

In Brasile Binance ha scelto di aprire sedi nelle due principali città, San Paolo e Rio de Janeiro, dove ha oltre 150 dipendenti. La società fa sapere che la maggior parte di questi dipendenti lavorerà al servizio clienti ed al supporto, e che il Brasile è tra i primi 10 mercati al mondo per l’exchange. 

Di recente la società ha acquistato il broker locale Sim;paul, in modo da acquisire anche la licenza di istituto di pagamento regolamentato, sebbene questa operazione sia ancora al vaglio della banca centrale. Qualora venisse approvata Binance in Brasile potrebbe operare con apposita licenza governativa. 

Per potersi assicurare uno sviluppo a norma di legge nel Paese, Binance di recente ha anche annunciato l’assunzione nel comitato consultivo della società dell’ex presidente della banca centrale brasiliana, ed ex ministro delle finanze, Henrique Meirelles.

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
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