Mercoledì scorso la società che controlla il sistema di pagamenti internazionali, SWIFT, creata nel 1973 e con sede in Belgio, ha annunciato di aver risolto il problema che impediva le transazioni nel suo sistema alle valute digitali di stato (CBDC).
La società ha affermato anche che ha effettuato le prime transazioni tra diverse blockchain utilizzando anche valute digitali di Stato oltre ad altre valute:
“Le reti blockchain potrebbero essere interconnesse per i pagamenti transfrontalieri attraverso un unico gateway. Le nuove funzionalità di gestione delle transazioni di SWIFT potrebbero orchestrare tutte le comunicazioni tra reti”.
SWIFT implementa nella sua rete il supporto delle CBDC
Questo annuncio conferma il fatto che il sistema delle valute digitali di Stato è destinato ad aumentare sempre più la sua adozione, confermata dal fatto che attualmente sono circa novanta i paesi che stanno portando avanti i propri progetti di valute digitali di stato.
Questo risultato, come riporta la Reuters, sarebbe il risultato di 8 mesi di esperimenti da parte del sistema SWIFT volto a testare proprio la possibilità di effettuare pagamenti con queste nuove valute digitali, che presto potrebbero vedere la luce in diversi Paesi.
Recentemente il membro del board della Banca Centrale Europea, Fabio Panetta, ha detto che la banca centrale sarebbe pronta a lanciare i primi test sul progetto di euro digitale, il membro italiano del board della banca ha affermato che questa sarebbe un’importante innovazione, utile per tutti:
“Un euro digitale ben progettato porterebbe vantaggi per tutti. Fornirebbe una soluzione di pagamento per chiunque abbia bisogno di effettuare o ricevere un pagamento. Garantirebbe la disponibilità di un’infrastruttura standardizzata per tutti. E servirebbe come una solida base per gli intermediari per offrire servizi di pagamento in tutta l’area dell’euro, favorendo così la concorrenza e l’innovazione“.
La stessa Bundesbank avrebbe invitato la BCE ad accelerare i tempi per essere pronti per il lancio entro la fine del 2023.
La società SWIFT ha annunciato che i suoi esperimenti per superare le difficoltà riscontrare di inoperabilità tra le diverse blockchain sono stati effettuati con la partecipazione delle banche centrali di Francia e Germania, nonché HSBC, NatWest, Standard Chartered, UBS e Wells Fargo, SWIFT ha affermato di aver effettuato transazioni tra diverse reti blockchain, utilizzando sia CBDC che valute legali.
Il capo dell’innovazione di SWIFT, Nick Kerigan, ha spiegato questi esperimenti, con una metafora legata al mondo della bicicletta, affermando che questo test è solo il primo di una lunga serie di altre prove che dureranno almeno un anno.
“Riteniamo che il numero di connessioni necessarie sia molto inferiore”, ha affermato Kerigan. “Pertanto, è probabile che tu abbia meno interruzioni (nella catena) e probabilmente otterrai una maggiore efficienza”.
Le CBDC, d’altra parte, sono un importante strumento che sta facendo molto discutere gli Stati sulla loro importanza ma anche sui problemi legati a privacy e sicurezza di queste nuove valute digitali di Stato. Il presidente americano Biden nell’ordine esecutivo, emanato lo scorso marzo, aveva espressamente invitato tutte le istituzioni finanziarie ad analizzare tutte le possibili ripercussioni sul sistema finanziario tradizionale derivanti dall’adozione di un nuovo dollaro digitale.
Durante queste prove effettuate da SWIFT in partnership con altre organizzazioni finanziarie internazionali, si è anche tenuto un processo separato condotto con Citi, la stanza di compensazione Clearstream e Northern Trust su asset tokenizzati.
Secondo Kenneth Goodwin, Direttore degli affari normativi e istituzionali del Blockchain Intelligence Group, questa notizia conferma la tesi che che le banche centrali stanno finalmente iniziando a considerare e a testare i progetti di proprie valute digitali di stato che richiedono però una particolare e assai costosa infrastruttura necessaria per lanciarle effettivamente sul mercato.
“Le banche centrali stanno fondamentalmente dicendo: questi governi stanno dicendo: come possiamo avere la giusta infrastruttura di rete che ci prepari … per eseguire effettivamente queste esecuzioni su una piattaforma digitale molto sicura? Ed è qui che entra in gioco SWIFT.”
La società si è detta comunque pienamente soddisfatta di questi test, che dimostrano come sia possibile l’adozione di queste valute digitali anche per effettuare pagamenti transfrontalieri.
“SWIFT ha dimostrato con successo che le valute digitali della banca centrale (CBDC) e gli asset tokenizzati possono muoversi senza problemi sull’infrastruttura finanziaria esistente, un’importante pietra miliare per consentire la loro agevole integrazione nell’ecosistema finanziario internazionale”,
ha affermato SWIFT in una nota.
Alcuni Paesi come le Bahamas e la Nigeria hanno già CBDC attivi e funzionanti. La Cina è a buon punto con le prove nella vita reale di un e-yuan, mentre anche il gruppo ombrello della banca centrale, la Banca dei regolamenti internazionali, ha condotto prove transfrontaliere.