HomeBlockchainRegolamentazioneTra Ripple e SEC è scontro a tutto campo

Tra Ripple e SEC è scontro a tutto campo

Tra Ripple e la SEC è in atto uno scontro legale oramai da tempo e intende principalmente dare la risposta alla domanda se i token XRP debbano essere o meno considerati alla stregua delle azioni. 

Le posizioni sono note e si potrebbe giungere ad un verdetto addirittura entro la fine di quest’anno. 

La scaletta della disfida legale vede a lunedì 5 dicembre il termine ultimo per deporre un accordo transattivo tra le parti. 

In mancanza di un accordo il giudice Torres come previsto da molti giungerà a un verdetto con rito breve entro marzo 2023. 

La causa è molto importante per l’intero mondo delle criptovalute ed è stata definita addirittura monumentale da Dan Gambardello, il fondatore di Crypto Capital Venture. 

In attesa che giunga un verdetto, Ripple, ha incalzato la SEC anche sul caso BlockFi. 

BlockFi secondo un’opinione diffusa che il consulente legale e Chief Technology Officer (CTO) di Ripple ha saputo veicolare in maniera chiara sarebbe stato danneggiato dal regolatore statunitense. 

Ai primi del mese l’exchange aveva bloccato i prelievi dai conti e sconsigliato nuovi versamenti per acquisti. 

BlockFi si era fatto prestare in estate 400 milioni di dollari da FTX e quando il caso sulle coperture di FTT è saltato fuori, la piattaforma ha sospeso le operazioni temendo il contagio che, comunque, è stato inevitabile. 

La causa Ripple-SEC e il collegamento con BlockFi e FTX

Per Stuart Alderoty, consigliere generale di Ripple Labs, il fallimento di BlockFi proviene dalla serie di conseguenze che ha scatenato l’accordo transattivo di febbraio tra il regolatore e la piattaforma per l’errata registrazione di un prodotto. 

In quell’occasione la multa comminata era stata di 100 milioni di dollari, multa sulla quale ricadono i sospetti di Alderoty. 

“E i primi due pagamenti della multa da 100 milioni di dollari? Se sono stati effettuati, la SEC ha confermato la capacità di BlockFi di pagare e/o la fonte dei fondi? FTX b/cy mostra un prestito di $ 250 milioni a BlockFi e ora i fondi dei clienti sono bloccati”. 

L’avvocato australiano Bill Morgan in risposta a quanto sopra esposto, ha dichiarato quanto segue:

“Sono state utilizzate le risorse crittografiche degli investitori FTX/BlockFi, che la SEC dovrebbe proteggere, e che la SEC ha ricevuto fondi rubati. La ricezione di fondi rubati è un crimine?”

Il CTO di Ripple David Schwartz ha commentato:

“In altre parole, la SEC potrebbe aver indebolito finanziariamente BlockFi al punto che la società non ha avuto altra scelta che conservare le criptovalute su FTX per mantenerlo in funzione, il che potrebbe essere stato il motivo del crollo”. 

Il consigliere generale di Ripple non si ferma qui nella critica ed ha commentato come il rapporto annuale della SEC sia davvero incredibile. 

La Securities and Exchange Commission nel 2022 ha dato corso a 760 azioni esecutive per un valore di 6,4 miliardi di dollari (+9% sul 2021).

Gary Gensler, infine, spiega come nell’ultimo periodo la SEC abbia lavorato duramente per la lotta agli illeciti:

“Continuo a essere impressionato dalla nostra divisione di applicazione. Questi numeri, tuttavia, raccontano solo una parte della storia. I risultati dell’applicazione cambiano di anno in anno. Ciò che rimane lo stesso è l’impegno dello staff a seguire i fatti ovunque conducano”.

George Michael Belardinelli
George Michael Belardinelli
Ex Corporate manager presso Carifac Spa e successivamente Veneto Banca Scpa, blogger e Rhumière, negli anni si appassiona alla filosofia e alle opportunità che l'innovazione e i mezzi di comunicazione ci mettono a disposizione, in fissa con il metaverso e la realtà aumentata
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