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Venmo tra praticità e controlli

Venmo, leader negli Stati Uniti d’America per pagamenti P2P si conferma leader del settore dei pagamenti secondo gli ultimi dati. 

La società dà la possibilità agli utenti di trasferire somme di denaro contemporaneamente tra due soggetti e di monitorare i pagamenti tramite i feed social dell’app.

Questo permette a milioni di persone di poter far fronte a piccole ma importanti uscite di cassa come ad esempio il pagamento di un affitto di locazione o una semplice retta o ancora dividersi il conto del ristorante. 

Spesso, però, Venmo viene anche usato per pagamenti non troppo grandi dalle piccole e medie imprese e questo ha attirato le ire del Dem Party americano. 

Con un emendamento ad hoc è passata la legge per cui la soglia per compilazione del modulo 1099-K, una sorta di denuncia dei redditi (e degli spostamenti di denaro) americano a 600 dollari. 

L’abbassamento alla soglia indicata che prevede il modulo specifico da inoltrare all’IRS (International Revenue Service), il fisco americano è rivolto ai pagamenti alle terze parti. 

L’app Venmo

In passato un app di pagamento come ad esempio Venmo era tenuta alla compilazione e l’inoltro del modulo 1099-K solo se il reddito lordo superava i 20.000 dollari o se il numero delle transazioni singole in un anno solare fosse maggiore di 200. 

La battaglia del partito democratico americano ha raggiunto il proprio obiettivo già nel marzo dello scorso anno approvando l’American Rescue Plan che è passato senza alcun voto dei repubblicani. 

Ad oggi tutte quelle operazioni che eccedono i 600 dollari faranno scattare la compilazione del modulo. 

La vision della nuova legge è quella della lotta all’evasione ma mette in difficoltà le piccole e medie imprese in un momento delicato per il futuro occupazionale del Paese che volge verso una seppur lieve depressione. 

Il cambiamento tuttavia esula alcuni casi specifici per le società di pagamento come Venmo e PayPal

L’American Rescue Plan, infatti, si applica solo per il corrispettivo di beni e servizi ed esula ad esempio i regali, pagare l’affitto o rimborsare un amico per un prestito.

Anche la vendita in perdita sfugge da questa legge, disfarsi di un bene comprato a una certa cifra e rivenduto ad una cifra inferiore al suo realizzo sarà infatti considerato esule dall’obbligo del modulo 1099-K e non sarà di conseguenza tassabile. 

“Per l’anno fiscale 2022, dovresti considerare gli importi indicati sul tuo modulo 1099-K quando calcoli le entrate lorde per la tua dichiarazione dei redditi. L’IRS sarà in grado di confrontare sia il nostro rapporto che il tuo”.

Ha specificato PayPal sull’argomento. 

George Michael Belardinelli
George Michael Belardinelli
Ex Corporate manager presso Carifac Spa e successivamente Veneto Banca Scpa, blogger e Rhumière, negli anni si appassiona alla filosofia e alle opportunità che l'innovazione e i mezzi di comunicazione ci mettono a disposizione, in fissa con il metaverso e la realtà aumentata
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