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L’impegno di Binance US nel salvare le imprese in difficoltà

Dal tentativo di Binance US di acquisire l’azienda in difficoltà Voyager Digital si può dedurre molto. Nell’ultimo periodo infatti, la notizia è stata messa sotto la lente di ingrandimento da  molti, per svariati motivi. 

Le motivazioni del tentativo di acquisizione? Sembra che il piano di Binance US sia quello di puntare alla gestione del rischio e salvare le imprese crypto in difficoltà. 

Binance US e la gestione del rischio

Dopo il collasso dell’ecosistema FTX, l’azienda madre di Binance ha annunciato il suo impegno per stanziare 2 miliardi di dollari in soccorso del mondo crypto in declino.
Il fondo pare che in realtà sia stato creato, ma che non contenga 2 miliardi di dollari. 

Secondo quanto dichiarato da Changpeng Zhao e Binance, circa 150 aziende nel corso del momento più nero dello scorso anno, abbiano fatto richiesta per essere aiutate dal fondo di salvataggio. Il progetto, però, sembra non aver preso iniziativa.

Ad oggi ciò che possiamo avvicinare ad un qualcosa di simile è un wallet denominato “Binance 7”. Il wallet contiene 1 miliardo di BUSD, ma Binance non ha mai specificato se fosse il fondo per l’Iniziativa di Salvataggio del Settore. 

La promessa di Binance era quella di supportare le compagnie del settore in difficoltà, fornendo formazione, supporto tecnico e altre fonti di finanziamento. Incentrandosi sulla gestione del rischio, la creazione di valore per le novità e per la sostenibilità del settore. 

Tutto ciò sembra ancora un miraggio. 

Diverso sembra però il metodo di approccio di Binance US, che sta cercando di acquisire, con svariati tentativi, Voyager Digital. L’idea sembra proprio quella che aveva iniziato FTX, quando prima del fallimento, era molto intenzionata ad acquisire le società in difficoltà di Voyager e BlockFi. 

Dopo l’11 novembre però, FTX ha dovuto rinunciare all’acquisizione di Voyager Digital, BlockFi, e inoltre, ha dovuto congelare milioni di dollari in depositi, anche di società importanti come Genesis Global Trading. Dando vita all’effetto domino che ha messo in crisi il settore,  tutto il contrario dei piani iniziali di FTX. 

Dopo la crisi di FTX, nell’operazione di Voyager Digital si è inserita Binance US, con un’offerta pari ad 1 miliardo di dollari. Nonostante le varie critiche, i vari tentativi di obiezione da parte di SEC e degli Stati Uniti, l’operazione sembra sia giunta alla firma. 

Non sembra che Binance US, abbia usato i fondi del “wallet 7” contenente il denaro per il salvataggio del settore. Potrebbero anche essere erogati successivamente, però ciò che conta sono le intenzioni di Binance. L’impegno nell’acquisire un’azienda e salvarla da un’eventuale fallimento, così da rimettere in piedi il settore. 

Sam Bankman Fried e le pesanti accuse su Binance

Proprio quando nessuno se l’aspettava, Sam Bankman Fried torna a parlare in un’intervista su Substack. Nell’articolo racconta del suo impero crittografico e di come sia crollato, incolpando principalmente l’exchange crypto Binance.  

“FTX Pre-Mortem Overview”, questo il titolo dell’articolo pubblicato, dove ci sono dichiarazioni inedite di SBF su FTX, il suo gruppo e il fallimento:

“Nel novembre 2022 c’è stato un un crollo rapido e mirato provocato dal CEO di Binance che ha reso Alameda insolvente”, 

aggiungendo che il contagio da Alameda si è poi esteso a FTX e alle altre società.

Come si può leggere, l’attacco a Binance è chiaro, le dichiarazioni sono molto cristalline e se ne può dedurre anche la rabbia da parte di SBF. 

Inoltre, Sam Bankman Fried ha dichiarato che Changpeng Zhao, CEO di Binance, aveva come obiettivo proprio il crollo della piattaforma. 

Infatti, CZ secondo SBF, ha condotto Binance al crollo tramite una campagna di pubbliche relazioni estremamente efficace contro FTX, per mesi, fino a novembre. 

Questa è l’idea di Sam Bankman Fried, anche se tutto il settore, compresi i nuovi gestori della sua azienda, pensano che lui abbia fatto una orrenda gestione dei fondi clienti. L’avvocato di FTX, a favore di questa tesi, ha rilasciato una dichiarazione verso SBF e il suo periodo d’oro:

“Alameda ha comprato aerei, case, organizzato feste, effettuato donazioni politiche. Ha erogato prestiti personali ai suoi fondatori. Ha sponsorizzato la FTX Arena di Miami, una squadra di Formula 1, League of Legends, Coachella e molte altre imprese, eventi e persone”

John J Ray III, il nuovo CEO di FTX ha spiegato anch’esso la sua versione, dichiarando con sicurezza che l’azienda che oggi amministra è fallita a causa della gestione di un gruppo di individui non competenti. 

Nel frattempo, La nuova dirigenza di FTX ha recentemente reso noto di aver recuperato oltre 5 miliardi di dollari in contanti e liquidità, che potranno essere utilizzati per rimborsare i creditori.

Dunque, sebbene le parole di Sam Bankman Fried sembrino così sicure, è chiaramente solo un tentativo di redimersi. Lui, insieme al suo team dirigenziale, sono stati la causa del crollo dell’ecosistema di FTX e di conseguenza della crisi settoriale avvenuta successivamente. 

Sebbene, Binance non sia stata in primo luogo ammiratrice di FTX, non è stata la piattaforma di exchange a far collassare l’impero di FTX. 

A far implodere FTX e Alameda Research e a far arrestare Sam Bankman Fried e i suoi dirigenti, sono state le cattive decisioni prese da loro stessi. Le ville, gli aerei, le arene, i finanziamenti politici, tutti soldi spesi tramite gli investimenti dei clienti. 

Al momento, con Sam Bankman Fried sotto accusa, sta pagando la persona giusta per il giusto crimine. 

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