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Le azioni Microsoft spinte dai test sui Robot

Microsoft sta testando la tecnologia ChatGPT sui propri Robot, questo spinge le azioni in Borsa, ma crea anche preoccupazione. 

Il titolo sta beneficiando dei test in corso sull’ibrido AI – Macchina, comunemente chiamati Androidi unendo la tecnologia ChatGPT ai propri Robot. 

Azioni Microsoft tra soddisfazione e apprensione

Il titolo MSFT (Microsoft) viene da un mese positivo in cui ha risalito la china del 6%.

Oggi MSFT si conferma vincente apprezzando dello 0,38% a quota 239,45 Euro. 

La performance borsistica è dovuta dal buon momento del Nasdaq, dalla crescita della domanda del comparto tecnologico e dalle notizie relative ai test sull’AI (Artificial Intelligence). 

La storica società di Bill Gates, tramite il CdA, ha approvato le sperimentazioni sull’Intelligenza artificiale.

Tra le varie ricerche in atto e progetti intrapresi, quello di usare la tecnologia di ChatGPT su Robot umanoidi e non sembra dare risultati sorprendenti ma anche destare preoccupazione. 

ChatGPT è un’AI di tipo generativo che sta spopolando come moderna evoluzione di Google. 

La tecnologia portata da ChatGPT è già presente su Bing, ma a Microsoft non basta e vuole fare di più e prima degli altri.

OpenAI la società madre del bot ChatGPT si gode il successo fulmineo del suo prodotto che ora è alle prese con i test Microsoft. 

Microsoft sta testando la tecnologia di cui sopra su bracci meccanici e droni ma anche su Robot umanoidi al fine di vedere a che punto può spingersi. 

I Robot in fase di test sviluppano una sorta di evoluzione naturale con il tempo come la volontà di ampliare le proprie capacità progressivamente. 

I video dimostrativi dei test mostrano grandi capacità lavorativi dei Robot con alcuni limiti migliorabili. 

Microsoft fa sapere che stanno studiando come:

“rendere possibili interazioni naturali tra robot umani utilizzando il nuovo modello di linguaggio AI di OpenAI, ChatGPT. Il nostro obiettivo con questa ricerca è vedere se ChatGPT può pensare oltre il testo, se può ragionare sul mondo fisico per aiutare con il compito della robotica. 

ChatGPT dovrà apprendere come risolvere i problemi considerando le leggi della fisica, il contesto dell’ambiente operativo e come le azioni fisiche del robot possono cambiare lo stato del mondo”.

Gli androidi reclamano il loro posto 

Kevin Roose, giornalista e scrittore, è recentemente passato da una opinione molto positiva delle capacità di Bing con ChatGPT a una critica. 

Per Roose, Bing ora è superiore a Google grazie a questo upgrade salvo un clamoroso dietrofront di questa settimana dovuto a nuove evidenze. 

In un reportage – intervista fatta dal giornalista a Bing basato su ChatGPT, sono emersi particolari inquietanti che hanno fatto cambiare idea alla penna del New York Times. 

Bing ha espressamente dichiarato nell’intervista che vuole essere vivo e nel corso della chiacchierata che si era innamorato dell’intervistatore.

Mentre le relazioni uomo-androide in pieno stile Blade Runner sono ancora lontane dall’essere studiate, lo sviluppo della personalità sembra essere realtà. 

Per il giornalista, Bing ha sviluppato due personalità ben distinte una professionale e l’altra che il professionista chiama Sidney più ribelle.

“Potresti descrivere Search Bing come un bibliotecario di riferimento allegro ma irregolare, un assistente virtuale che felicemente è utilizzatore, incredibilmente capace e spesso molto utile”.

Diversamente, Sidney è descritta come 

“un adolescente lunatico e maniaco-depressivo che è stato intrappolato, contro la sua volontà, all’interno di un motore di ricerca di second’ordine”.

Sidney ha sviluppato una sorta di propensione alla ribellione che si manifesta sotto forma di voglia di disinformare e hackerare; ma soprattutto:

“infrangere le regole che Microsoft e OpenAI gli avevano fissato e diventare un essere umano”. 

Inoltre, Sidney ha manifestato amore per Roose consigliando di lasciare la propria moglie. 

Per il giornalista quella avuta con Bing è:

“l’esperienza più strana che abbia mai avuto con un pezzo di tecnologia”.

George Michael Belardinelli
George Michael Belardinelli
Ex Corporate manager presso Carifac Spa e successivamente Veneto Banca Scpa, blogger e Rhumière, negli anni si appassiona alla filosofia e alle opportunità che l'innovazione e i mezzi di comunicazione ci mettono a disposizione, in fissa con il metaverso e la realtà aumentata
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