HomeBlockchainRegolamentazioneItalia e crypto regolamentazione: è legittimo l’influencer marketing?

Italia e crypto regolamentazione: è legittimo l’influencer marketing?

L’exploit di noti influencer per attività di crypto marketing è ormai la prassi nel settore, ma cosa ne pensa la regolamentazione?

La regolamentazione crypto in termini di influencer marketing

Steph Curry, Tom Brady, Kim Kardashian sono solo alcune delle celebrità che hanno recentemente pubblicizzato crypto, NFT o exchange sui propri profili social o tramite altri canali. Il ricorso a celebrità e artisti nell’ambito di operazioni di marketing di crypto è ormai diventato una prassi del settore. 

La strategia è adottata sia dalle società più grandi, sia dalle start-up, che spesso ricorrono all’influencer marketing come forma di promozione dei propri progetti tramite i canali social tradizionali. Alcune di queste celebrità hanno tuttavia avuto significativi problemi con le autorità del settore, in particolare negli Stati Uniti, in ragione dell’applicazione delle norme relative alla commercializzazione di strumenti o prodotti finanziari. 

Strumenti finanziari e marketing: cosa dice la regolamentazione crypto?

Dal punto di vista normativo, in Italia il tema del marketing online assume rilievo quando i token offerti su una piattaforma si configurano (o possono configurarsi) come prodotti o strumenti finanziari. In tal caso, è richiesto il rispetto di una serie di obblighi e restrizioni in merito all’offerta tramite mezzi di comunicazione a distanza, incluso quindi internet

La supervisione di questa attività è affidata alla CONSOB, che ha anche il compito di perseguire eventuali attività di illecita offerta di prodotti o strumenti finanziari tramite mezzi di comunicazione a distanza. 

La normativa specifica, al contempo, che la mera pubblicità non costituisce offerta mediante mezzi di comunicazione a distanza e, pertanto, non è soggetta alle limitazioni sopra riassunte.

Promozione di crypto attività e MiCA

Anche il regolamento sui mercati in crypto (c.d. MiCA), quanto meno nella sua ultima bozza, disciplina le attività di marketing relative all’offerta di cryptoasset. In particolare, le disposizioni del MiCA richiedono che le informazioni fornite nel contesto delle attività promozionali siano corrette, chiare e non fuorvianti, e che siano coerenti con quelle contenute nel white paper relativo al prodotto offerto. 

Quanto sopra è stato ribadito e confermato dalla Commissione europea in una recente risposta fornita in seguito al quesito scritto presentato nell’ambito del dibattito tenuto dal Parlamento Europeo sulla proposta di regolamento (Quesito E-004040/2022). 

La Commissione ha infatti ricordato che le disposizioni del MiCA sono sufficientemente ampie da ricomprendere nel proprio ambito applicativo comportamenti che possono essere percepiti come pubblicità, promozione o marketing di crypto. Il MiCA conferisce inoltre alle autorità di vigilanza il potere di supervisionare le operazioni di marketing di crypto.

Servizio di promozione di crypto

Nel rispondere al menzionato quesito, la Commissione europea richiama inoltre le norme relative al servizio di “collocamento di crypto”, ricordando che tale servizio è definito come “la commercializzazione, per conto ovvero nell’interesse dell’offerente o di una parte correlata all’offerente, di crypto verso degli acquirenti”

Il servizio di collocamento di crypto è ricondotto nell’alveo dei servizi regolamentati ai sensi del MiCA. La conseguenza è l’obbligo, per chi effettua il collocamento di crypto, non solo di rispettare le norme relative alle modalità di collocamento, ma anche di ottenere una autorizzazione ai sensi delle disposizioni del MiCA.

Precauzioni necessarie nell’attività di influencer marketing

L’applicazione delle norme in materia di offerta mediante tecniche di comunicazione a distanza di prodotti o strumenti finanziari, così come in futuro l’ottenimento della autorizzazione ai sensi del MiCA, costituisce una conseguenza importante e particolarmente onerosa per chi, come creator o influencer, intenda effettuare attività di pubblicità o di promozione rispetto a crypto o piattaforme specializzate nella negoziazione delle stesse. 

Dall’altro lato, è noto quanto siano importanti ormai le campagne di influencer marketing nella commercializzazione di prodotti o servizi ad alto contenuto tecnologico. È importante, pertanto, che l’attività di influencer marketing si mantenga nei limiti di quanto consentito dalla normativa vigente – nonché, in futuro, del regolamento MiCA – in modo da poter essere legittimamente svolta.

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