HomeCriptovaluteMercato crypto vivace grazie a Bitcoin

Mercato crypto vivace grazie a Bitcoin

Ieri, il mercato crypto è stato trascinato al rialzo da un pimpante Bitcoin. 

Infatti, per la prima volta dal 10 giugno 2022 il prezzo di BTC è salito sopra i 30.000$. 

Ma la cosa più interessante è stata il modo in cui è salito sopra questa soglia. 

Mercato crypto: la dominance di Bitcoin 

Un elemento importante emerso ieri è la differenza tra la crescita giornaliera del prezzo di Bitcoin e quella delle altre principali criptovalute. 

Bitcoin ha fatto segnare un +6%, nettamente superiore al guadagno giornaliero di tutte le altre top 10 tranne Solana, che ha fatto segnare un +8%. 

Tra le top 20 solo Litecoin ha fatto segnare un guadagno simile, mentre le altre hanno fatto registrare un +4% o meno. 

In particolare il prezzo di Ethereum è salito solo del 3%, con una crescita giornaliera dimezzata rispetto a quella di Bitcoin

In altre parole la crescita di ieri del mercato crypto è stata guidata da BTC, nonostante domani sia un giorno importante per ETH con il lancio dell’aggiornamento Shanghai. 

Prendendo come riferimento la dominance di Bitcoin, ieri è salita vicina ai massimi da un anno, giungendo molto vicina al record dell’11 giugno 2022. Si tratta di livelli superiori persino a quelli toccati ad ottobre 2021, in piena bull run, ed inferiori solo a quelli di luglio dello stesso anno. 

Sebbene la dominance di Bitcoin sia ancora inferiore al 50%, va detto che da maggio 2021, ovvero dal primo picco massimo delle altcoin durante l’ultima grande bull run, non è mai più riuscita a superare questa soglia. Ed il valore attuale è molto vicino ai massimi toccati successivamente al picco delle altcoin proprio di maggio 2021. 

Va però ricordato che prima dell’inizio della bull run, a novembre 2020, era superiore al 60%. 

Il rapporto con Ethereum

Forse ancora più interessante è il rapporto tra la capitalizzazione di mercato di BTC e quella di ETH. 

Bitcoin capitalizza circa 580 miliardi di dollari, mentre Ethereum 230. Il rapporto attualmente è di 2,5 ad 1, ma solo cinque giorni fa era sotto i 2,4. 

È possibile che sul prezzo di ETH abbia influito la strategia del “buy the rumors, sell the news” riferita all’aggiornamento Shanghai di domani, dato che dal 3 al 6 di aprile il rapporto BTC/ETH scese in soli tre giorni da 2,52 a 2,37. 

Tuttavia già il giorno successivo iniziò una sorta di rimbalzo, che ha riportato tale rapporto sopra quota 2,5 ieri. 

Da notare che il livello attuale è di gran lunga quello maggiore successivo al crollo di giugno 2022, dato che prima di quel crollo era quasi a quota 3, ma dopo scivolò fino agli 1,83 di metà settembre. 

Quello scivolone fu causato dall’attesa del Merge che avrebbe sostituito la Proof-of-Work con la Proof-of-Stake in Ethereum, ma anche dopo il Merge non era mai più risalito sopra quota 2,4. 

Quindi l’attesa per l’aggiornamento Shanghai è riuscita a riportarlo sotto quota 2,4, ma solo per pochi giorni, dopodiché Bitcoin sembra aver ripreso la sua corsa. 

Il motivo della crescita di ieri del mercato crypto 

Ieri non sono uscite notizie tali da giustificare una risalita del prezzo di Bitcoin sopra i 30.000$. 

Tuttavia, va evidenziato come diversi analisti già domenica avevano mostrato grafici che mostravano un possibile impulso al rialzo. 

D’altronde in questo 2023 il trend che sta seguendo in particolare il prezzo di Bitcoin è simile a quello del 2019, ovvero l’anno seguente al precedente bear-market post-bolla, e nel 2019 ad inizio aprile ci fu un clamoroso spike. 

Quest’anno tale spike ad inizio aprile non c’era stato, ma se ne è verificato lo stesso uno di dimensioni più contenute con circa otto giorni di ritardo. 

I mercati crypto non hanno fatto altro che seguire questo spike di Bitcoin, sebbene con proporzioni minori, tranne alcune eccezioni. 

È quindi possibile che il vero motivo dietro lo spike di ieri del prezzo di Bitcoin sia solamente il trend di medio periodo, che sta seguendo un percorso simile a quello del 2019, e che ad aprile semplicemente non aveva fatto ancora alcuno spike. 

Non va, però, dimenticato che domani le borse USA potrebbero incidere molto sui mercati crypto. 

Le Borse USA

A dire il vero anche ieri le borse USA ci hanno messo lo zampino, dato che erano aperte. 

Avevano aperto in netto calo, ma nel corso della giornata hanno poi recuperato l’intera perdita giornaliera, finendo per chiudere alla pari o leggermente positive. 

Sulle borse USA pesano i timori per il dato dell’inflazione di marzo che verrà reso pubblico domani, ma ieri hanno dimostrato di non essere affatto dominate dalla paura. 

Anzi, forse c’è persino un po’ troppo ottimismo, dato che l’attesa per domani è un dato compreso tra 5,2% e 5,3%, a fronte di un dato di febbraio del 6%. 

Già a febbraio c’era stato un calo significativo dal 5,4% di gennaio, quindi non sembra particolarmente probabile un calo a marzo ancora superiore. L’andamento di ieri delle borse USA sembra davvero suggerire un cauto ottimismo, che potrebbe anche essere malriposto qualora il dato comunicato domani fosse invece più vicino al 6% di febbraio che al 5,2% sperato. 

Va però sottolineato come lo spike di ieri di Bitcoin sia avvenuto solo in un primo momento con le borse USA aperte ed in crescita, seguito poi da altri due momenti di crescita a borse USA ormai chiuse. Questi altri due momenti si sono verificati quasi in concomitanza con due momenti di crescita delle borse asiatiche, ed in particolare con quella giapponese. 

In altre parole il prezzo di Bitcoin sta continuando il suo percorso di recupero, come fece nel 2019, in qualche modo sfruttando i momenti di crescita dei mercati globali. Per questo motivo occorre fare attenzione a ciò che accadrà domani. 

Marco Cavicchioli
Marco Cavicchioli
"Classe 1975, Marco è stato il primo a fare divulgazione su YouTube in Italia riguardo Bitcoin. Ha fondato ilBitcoin.news ed il gruppo Facebook "Bitcoin Italia (aperto e senza scam)".
RELATED ARTICLES

MOST POPULARS

GoldBrick