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KYC Blockchain-Based riutilizzabile: la “svolta” per la sicurezza Web3

Il CEO di Cheqd, Fraser Edward, ha spiegato come il KYC riutilizzabile e basato su blockchain diventerebbe la “svolta” per la sicurezza nel Web3. 

La motivazione è che migliorerebbe l’esperienza utente, sbloccando anche nuovi casi d’uso. 

“Il KYC riutilizzabile basato su Blockchain è particolarmente prezioso nel Web3”: parola di Fraser Edward

In un’intervista con Bitcoin.com, Fraser Edward, CEO e co-fondatore della rete pubblica permissionless Cheqd, ha parlato del KYC riutilizzabile basato su blockchain, definendolo come “particolarmente prezioso nel Web3”

Nello specifico, Edward ha parlato di come il processo obbligatorio di identificazione e verifica dell’identità del cliente al momento dell’apertura di un conto, il KYC (o Know Your Customer), diventerebbe più efficiente e riutilizzabile se fosse basato su blockchain.

A tal proposito, ecco le testuali parole del CEO di Cheqd:

“sottoponendosi al processo KYC una sola volta e ottenendo credenziali riutilizzabili, gli utenti possono utilizzarle più volte con diversi fornitori di servizi. L’implementazione di un sistema di questo tipo accelererebbe notevolmente i processi di onboarding e migliorerebbe la soddisfazione degli utenti, soprattutto rispetto all’approccio attuale. 

Inoltre, consente alle persone di utilizzare parti di queste credenziali digitali per altri scopi, come dimostrare di aver superato una certa età per acquistare alcolici, tabacco o biglietti della lotteria, ad esempio, senza esporre tutte le informazioni contenute nella credenziale.”

Edward parla anche del sondaggio della Commissione Europea che ha rivelato che il 21% degli intervistati ha cambiato market o exchange negli ultimi 5 anni, mentre in percentuale più bassa, i conti correnti o i prodotti di investimento a pronti. 

Non solo, molti dei fornitori di servizi finanziari esternalizzano i loro requisiti KYC a fornitori terzi come Onfido, Jumio o Trulioo, che eseguono i controlli e forniscono i risultati. 

Questo vuol dire che ogni volta gli utenti devono ripetutamente fornire le proprie informazioni per il KYC direttamente alle piattaforme che cambiano o ai fornitori terzi che gestiscono questa parte. 

Ecco che un KYC riutilizzabile basato su blockchain renderebbe più snello tutto il processo tradizionale, oltre che sbloccare nuovi casi d’uso. 

KYC riutilizzabile basato su blockchain e il Trusted Data Market con Cheqd

Oltre a parlare in generale dei benefici di un KYC riutilizzabile basato su blockchain, Edward ha anche parlato del Trusted Data Market, il mercato di Cheqd è l’infrastruttura. 

In pratica, Edward ha spiegato come in questo mondo guidato dai dati, la fiducia e la garanzia nei dati sono fondamentali. 

Si tratta di uno spostamento di valore dai dati generici ai “dati attendibili”, caratterizzati da dati trasportabili, verificabili crittograficamente, con garanzia di provenienza e tracciabilità. E infatti, più i dati sono attendibili, più i clienti sono disposti a pagare per ottenerli. 

Con “dati attendibili” si intendono anche i “segnali” che supportano una riduzione del rischio quando si parla di prestiti nel DeFi

E quindi, tali dati, possono includere la cronologia delle transazioni sulla catena, segnali e prove sociali come la cronologia dei contributi DAO, la proprietà di beni del mondo reale e persino il punteggio di credito Web2 e i dati KYC del mutuatario. 

In questo scenario, il prestatore (il verificatore dei dati attendibili) può utilizzare l’infrastruttura di pagamento di Cheqd per pagare l’emittente dei dati attendibili (come un’agenzia di credito al consumo) in un meccanismo che preserva la privacy.

Con Cheqd, la transazione (il prestito) rimane trustless, ma la relazione tra il mutuatario e il mutuante ha segnali che supportano la fiducia, consentendo un mercato dei prestiti più efficiente in crypto, pur mantenendo ciò che rende unico il prestito in crypto.

Cheqd: candidata come startup dell’anno

Dando un’occhiata al profilo Twitter ufficiale di Cheqd, la startup sta procedendo con la sua espansione, comunicando la sua presenza in diverse conferenze. 

Non solo, la celebre open-community di tecnologia di HackerNoon ha nominato Cheqd come startup dell’anno. 

“Ciao, amici. Ottime notizie, cheqd è stata nominata startup dell’anno da @hackernoon. Ci avete davvero aiutato molto quando si è trattato di partecipare all’ @EBlockchainCon. Awards, quindi sarebbe bello se poteste esprimere il vostro voto e condividerlo sui vostri social. Esprimi il tuo voto qui”

Mentre l’azienda cerca di farsi conoscere, il suo token CHEQ viene scambiato al momento della scrittura a 0,054$. Un dump del 10% rispetto al suo prezzo di una settimana fa di 0,060$. 

Stefania Stimolo
Stefania Stimolo
Laureata in Marketing e Comunicazione, Stefania è un’esploratrice di opportunità innovative. Partendo come Sales Assistant per e-commerce, nel 2016 inizia ad appassionarsi al mondo digitale autonomamente, inizialmente in ambito Network Marketing dove conosce e si appassiona dell’ideale di Bitcoin e tecnologia Blockchain diventandone una divulgatrice come copywriter e traduttrice per progetti ICO e blog, ed organizzando corsi conoscitivi.
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