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Crypto news dall’IMF: avviato lo sviluppo di una piattaforma di valuta digitale globale

Crypto news importanti per il comparto blockchain dall’IMF (Fondo monetario internazionale), il quale ha avviato lo sviluppo di una piattaforma per le valute digitali della banca centrale. 

Vediamo nei dettagli di cosa si tratta.

IMF sulle crypto: tutte le ultime news e iniziative 

Come anticipato, secondo gli ultimi rapporti, il Fondo monetario internazionale (IMF) sta attualmente sviluppando una piattaforma per le valute digitali della banca centrale. 

Nello specifico, l’amministratore delegato dell’IMF, Kristalina Georgieva, ha annunciato che l’organizzazione sta lavorando attivamente su questa piattaforma al fine di agevolare le transazioni tra i vari Paesi.

Tutto ciò avviene nonostante le crypto non godano di un’accoglienza calorosa a livello globale, mentre le valute digitali della banca centrale (CBDC) stanno vivendo un periodo di grande crescita. 

Negli ultimi mesi, infatti, le CBDC hanno attirato sempre più attenzione da parte delle autorità di regolamentazione e dei leader politici di tutto il mondo, che si sono impegnati nell’esplorazione e nella valutazione di questa tecnologia emergente.

A tal proposito, Georgieva ha dichiarato a una conferenza in Marocco quanto segue: 

“I CBDC non dovrebbero essere proposte nazionali frammentate… Per avere transazioni più efficienti ed eque, abbiamo bisogno di sistemi che colleghino i paesi: abbiamo bisogno di interoperabilità.” 

Dunque, affermando che questa è la ragione principale, l’FMI sta attualmente dedicando sforzi allo sviluppo di una piattaforma CBDC globale. 

Inoltre, l’organizzazione ha espresso il suo desiderio in merito al fatto che le banche centrali raggiungano un accordo su un quadro normativo unificato per le valute digitali, al fine di promuovere l’interoperabilità a livello globale. 

Non a caso, è stato sottolineato che l’assenza di un tale accordo potrebbe creare un vuoto normativo che potrebbe essere occupato dalle criptovalute.

Parlando dello sviluppo delle CBDC a livello mondiale, Georgieva ha rivelato che 114 banche centrali sono attualmente coinvolte nell’esplorazione delle CBDC, con 10 di esse che hanno già fatto progressi significativi. 

Infine, ha enfatizzato l’importanza che le CBDC siano sostenute da asset.

Sospesa la legislazione dell’UE per l’euro digitale

Di recente, la pubblicazione della legislazione dell’Unione Europea necessaria per supportare l’euro digitale è stata sospesa, secondo quanto è stato riferito a CoinDesk. 

Nello specifico, questa decisione è stata presa in seguito alla fuga del progetto di legge, che riguarda questioni di privacy e aspetti tecnici relativi alla valuta digitale della banca centrale (CBDC), e a una dichiarazione dei ministri delle finanze che ha messo in discussione la motivazione del piano la settimana scorsa.

Inoltre, notiamo che la tempistica per il progetto di legge è stata soggetta a cambiamenti ripetuti. 

Originariamente, infatti, si prevedeva che venisse pubblicato entro maggio, prima di una decisione definitiva da parte della Banca Centrale Europea sull’opportunità di emettere la valuta in formato digitale.

Il progetto di legge era stato programmato per essere discusso e pubblicato durante una riunione del 28 giugno dell’organo decisionale della Commissione Europea, come indicato in un programma provvisorio pubblicato la scorsa settimana. 

La Commissione non ha fornito però una spiegazione per il ritardo né ha comunicato una nuova data per la pubblicazione. I ministri delle finanze della zona euro hanno discusso dei piani durante una normale riunione tenutasi giovedì. 

Durante i colloqui, i ministri hanno sottolineato l’importanza di sviluppare una narrazione convincente e chiara che spieghi il valore aggiunto di questo sviluppo in termini di impatto sull’economia e sulla vita dei cittadini. 

Dopo aver presieduto gli incontri, il ministro delle finanze irlandese Paschal Donohoe ha dichiarato che all’interno delle istituzioni i ministri sono favorevoli a sostenere questo lavoro e stanno anche cercando di sviluppare ulteriormente tale narrazione. 

“Progetto Rosalind”: una potenziale futura sterlina digitale 

Il progetto Rosalind ha identificato le principali considerazioni di progettazione per una possibile futura sterlina digitale.

In particolare, ha esplorato i casi d’uso dettagliati per le CBDC, che fino ad ora non hanno ottenuto un sostegno significativo dai responsabili politici nel Regno Unito. 

L’attenzione è stata principalmente rivolta alle CBDC all’ingrosso, che sarebbero disponibili solo per transazioni di alto valore tra banche e grandi imprese, escludendo il pubblico in generale.

Tuttavia, il Progetto Rosalind rappresenta una delle esplorazioni più significative finora condotte dalla Banca d’Inghilterra su una CBDC al dettaglio, considerando trasferimenti peer-to-peer, pagamenti al dettaglio per beni e servizi e transazioni commerciali di piccolo valore.

Tuttavia, nonostante ci sia un entusiasmo da parte di alcuni funzionari chiave della Banca d’Inghilterra, non c’è ancora un ampio consenso sulla necessità di una sterlina digitale. 

La Banca d’Inghilterra ha infatti il compito di valutare le implicazioni dell’introduzione di questa nuova tecnologia e di esplorare diverse opzioni di progettazione, ma la decisione finale spetta al parlamento.

Nel rapporto “Valute digitali della banca centrale: una soluzione alla ricerca di un problema?”, pubblicato lo scorso anno dalla commissione per gli affari economici della Camera dei Lord, si esprime uno scetticismo sulla reale necessità di una sterlina digitale e si mettono in discussione i vantaggi delle CBDC rispetto ai sistemi di pagamento e regolamento attuali nel Regno Unito.

Nonostante le incertezze nel parlamento, Sir Jon Cunliffe ha affermato che “probabilmente” questa settimana il Regno Unito avrebbe avuto bisogno di una CBDC, dando una probabilità di sette su dieci che la sterlina digitale venga introdotta. 

Tuttavia, ha sottolineato che qualsiasi mossa per introdurre una nuova valuta digitale richiederà ancora anni.

Alessia Pannone
Alessia Pannone
Laureata in scienze della comunicazione e attualmente studentessa del corso di laurea magistrale in editoria e scrittura. Scrittrice di articoli in ottica SEO, con cura per l’indicizzazione nei motori di ricerca, in totale o parziale autonomia.
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