Dopo diversi giorni di calma piatta, i mercati crypto oggi hanno iniziato nuovamente a muoversi un po’: analizziamo in particolare i recenti movimenti di prezzo di DOGE (Dogecoin), LTC (Litecoin) e SAND (The Sandbox).
Summary
Analisi crypto: il confronto tra Dogecoin, Litecoin e The Sandbox
Tra le principali criptovalute i movimenti di prezzo più interessanti di oggi sono quelli di DOGE (Dogecoin).
Infatti, Elon Musk ha fatto mettere sul suo profilo Twitter un simbolo che sembra quello di Dogecoin.
Oggi è il giorno del passaggio di Twitter al nuovo Brand, X, ed infatti Elon Musk ha cambiato il suo profilo. Nel campo che sta ad indicare la location ha fatto mettere il nuovo logo di X, ed un carattere che sembra tanto quello riferito a DOGE.
Non ha né detto né scritto nulla a riguardo, ma questo è bastato per far salire il prezzo.
Va detto che oggi le altre principali criptovalute sono in calo, quindi non ci si poteva aspettare un vero e proprio decollo del prezzo di Dogecoin per così poco.
Comunque sia, è passato in pochi minuti da 0,071$ a 0,077$, anche se in seguito è sceso un po’. Nelle ore successive ha continuato ad oscillare tra 0,073$ e 0,076$, quindi all’interno di un range relativamente ristretto.
Il guadagno rispetto a ieri è del 5%, in un giorno in cui BTC sta perdendo il 2% ed ETH l’1%.
Da notare che rispetto a sette giorni fa il prezzo di DOGE è salito del 9%, e rispetto a 30 giorni fa dell’11%. Quindi è in un periodo di leggera crescita, anche se ancora distante dagli 0,096$ di aprile.
Il 2023 era iniziato bene per Dogecoin, ma da fine aprile a metà giugno aveva poi perso tutto quello che aveva guadagnato. Ora è a +7% da inizio anno, contro il +76% di Bitcoin ed il +56% di Ethereum.
Si conferma una criptovaluta il cui prezzo varia soprattutto in relazione a ciò che dice e fa Elon Musk, anche se in passato ha già dato dimostrazione che spesso scherza quando parla di queste cose.
Non va però escluso che in futuro, nella sua nuova X, Dogecoin possa avere un qualche ruolo.
Analisi di Litecoin (LTC)
Il prezzo di LTC (Litecoin) oggi se la passa meno bene, ma le sue performance da inizio anno rimangono migliori rispetto a quelle di DOGE.
Mancano solamente circa nove giorni all’halving di Litecoin, ma il suo prezzo da inizio luglio non fa altro che scendere.
Analizzando il 2023 si nota una prima forte risalita a gennaio, che lo ha portato dai 64$ di metà dicembre 2022 fino ai 100$ di inizio febbraio.
In seguito ha oscillato tra i 69$ ed i 101$, con l’eccezione di inizio luglio quando superò i 113$.
Potrebbe sembrare quindi che l’halving sia già stato prezzato, prima con il forte aumento di gennaio, e poi con il picco annuale del 3 luglio.
A quel punto non stupisce più di tanto che abbia già iniziato a scendere, nonostante l’halving non sia ancora avvenuto. Il prezzo attuale infatti si aggira poco sotto in 90$.
Va detto che in passato dopo i precedenti halving sul prezzo di LTC non si è innescata alcuna bull run. Ovvero le bull run del prezzo di Litecoin sono avvenute solo in concomitanza con quelle di Bitcoin, il cui halving in genere avviene l’anno dopo.
Inoltre se si prende come riferimento il bottom del bear-market del 2022, 50$, il prezzo attuale sembra già decisamente alto.
Il massimo storico del 2021 di 410$ è ancora molto lontano, ma il picco massimo toccato poco prima del precedente halving fu di 136$, ovvero nettamente superiore ai 113$ di luglio.
Il prezzo di The Sandbox (SAND)
SAND (The Sandbox) sembra stare in una sorta di via di mezzo tra Litecoin e Dogecoin in questo 2023.
Oggi perde il 5%, annullando quasi tutti i guadagni di luglio, ma rimane nettamente superiore ai valori di fine giugno.
Il problema per SAND è il lungo periodo.
Infatti, dopo aver superato gli 8,4$ a novembre 2021, praticamente non ha fatto altro che scendere per tutto il 2022, arrivando fino a 0,38$.
Il prezzo attuale di 0,43$ non è poi di molto superiore al minimo del bear-market dell’anno scorso, tanto che ha praticamente bruciato tutti i guadagni ottenuti con il rimbalzo di gennaio.
Infatti, a gennaio era tornato a 0,80$, con il massimo annuale del 2023 fatto registrare ad inizio febbraio ad oltre 0,90$.
Ma a partire da fine febbraio ha iniziato un lungo percorso di discesa, sebbene non lineare, che lo ha portato prima a 0,53$, poi a 0,50$. Il minimo annuale lo ha toccato a metà giugno, a 0,37$, ovvero una cifra leggermente più bassa persino del minimo del 2022.
Di fatto in questo momento è a +10% da inizio anno, ma ancora a -95% dai massimi.
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