Il primo di agosto la versione internazionale di Coinbase, Coinbase International Exchange, ha lanciato due nuovi contratti future crypto perpetual.
Si tratta dei future sul prezzo di XRP (Ripple) e sul prezzo di LTC (Litecoin).
Nei soli primi sette giorni di scambi sulla versione internazionale dell’exchange di Coinbase sono stati registrati più di 43,7 milioni di dollari di scambi.
Summary
Coinbase International Exchange
Coinbase International Exchange, ovvero la versione di Coinbase dedicata specificatamente ai Paesi che non sono gli Stati Uniti, è a tutti gli effetti un exchange crypto separato, seppur di fatto gestito dal medesimo gruppo aziendale.
Il suo indirizzo web è international.coinbase.com, al posto di coinbase.com, e per ora ospita solamente 4 future perpetual.
I primi due ovviamente sono stati BTC-PERP, sul prezzo di Bitcoin, e ETH-PRP, su quello di Ethereum, ma di recente sono stati aggiunti anche XRP-PERP e LTC-PERP.
Coinbase International Exchange è stato lanciato solamente quest’anno, in risposta alle questioni sollevate dalle autorità USA nei confronti dell’exchange.
Va ricordato che gli Stati Uniti d’America non hanno ancora una chiara e specifica regolamentazione dei mercati crypto, come invece avviene in altri Paesi, e questo limita molto l’azione degli exchange crypto statunitensi, o li espone al rischio di violare qualche norma.
Il fatto però che sulla versione internazionale di Coinbase per ora vi siano solamente quattro contratti future perpetual fa capire che è ben lungi dal diventare la versione principale. Oltretutto la versione statunitense ospita, ovviamente, anche le coppie di scambio spot, che sono di fatto utilizzabili da clienti di quasi tutto il resto del mondo.
I volumi
Prendendo come riferimento i volumi giornalieri, nelle ultime 24 ore i future su Bitcoin su Coinbase International Exchange hanno totalizzato un volume di scambio di oltre 127 milioni di dollari, ovvero una cifra decisamente molto più elevata di quella degli altri.
I future su Ethereum hanno totalizzato solamente 65,5 milioni di dollari di scambi nelle ultime 24 ore, e questo rende bene l’idea di quanto Bitcoin stia dominando i mercati crypto in questo momento, e soprattutto di quanto sia dominante su Coinbase.
I future su XRP si sono fermati a 7,3 milioni di dollari, e quelli su LTC a 3,3 milioni.
In questi ultimi due casi si tratta di volumi molto contenuti, nonostante entrambe le criptovalute abbiano esordito sui mercati crypto anni prima di Ethereum.
Per quanto riguarda i volumi mensili, negli ultimi 30 giorni i contratti su Bitcoin su Coinbase International Exchange hanno quasi raggiunto gli 1,4 miliardi di dollari di scambio, mentre quelli su ETH si sono fermati sotto i 900 milioni.
Da notare che si tratta di volumi di scambio di molto inferiori a quelli degli altri exchange principali che offrono anche compravendita di future perpetui.
Ad esempio nelle sole ultime 24 ore su Binance i contatti future perpetual sul prezzo di Bitcoin hanno superato abbondantemente gli 1,8 miliardi di dollari, ovvero più di quanto totalizzato in un mese su Coinbase International Exchange.
Occorre però sottolineare nuovamente che l’exchange internazionale di Coinbase è stato lanciato solo molto di recente, e non è rivolto a quello che è il principale mercato di Coinbase, ovvero quello statunitense.
Crypto news: i contratti future perpetual
I contratti future sono dei prodotti finanziari che consentono di acquistare o vendere il sottostante non immediatamente, ma ad una data futura.
In genere la loro risoluzione avviene alla data di scadenza prevista, ma quelli chiamati “perpetual” non hanno data di scadenza.
Quindi i future perpetual consentono di vendere o comprare in futuro liberamente, in qualsiasi data.
I contratti future sono utilizzati o per scommettere sul prezzo futuro di un dato asset, oppure per coprirsi da eventuali perdite future dovute a movimenti imprevisti.
In ambito crypto sono molto utilizzati soprattutto per due motivi.
Il primo, e più importante, è che consentono facilmente di scommettere anche sui cali di prezzo, e non solamente sugli aumenti. In altre parole consentono di “shortare” il prezzo di una criptovaluta, in modo da guadagnarci in caso di calo del suo valore di mercato.
Il secondo è che consentono di operare in leva, ovvero facendosi prestare una parte del capitale da investire (solitamente la maggioranza del capitale da investire).
Le due cose, unite, fanno sì che i future siano utilizzatissimi da chi fa trading intraday sul prezzo delle criptovalute.
Oltretutto non richiedono di doversi occupare della custodia dei token, dato che sono solamente dei contratti e non dei token.
Coinbase non è certo uno degli exchange preferiti per chi vuole scambiare contratti future sulle criptovalute, ma nel caso in cui in futuro dovesse aprire il servizio anche agli statunitensi è lecito attendersi un’impennata dei volumi.
