OpenSea ha annunciato che passerà alle tariffe facoltative per i creatori di NFT, a partire dal 31 agosto. Da quel momento, il marketplace abolirà l’Operator Filter che era stato lanciato lo scorso novembre 2022.
Summary
OpenSea e le tariffe facoltative per i creatori di NFT
Con una carrellata di tweet, OpenSea ha annunciato che a partire dal 31 agosto, il marketplace passerà alle tariffe facoltative per i creatori di NFT.
“Abbiamo lanciato il nostro Operator Filter per consentire ai creatori di limitare le vendite secondarie ai marketplace web3 che applicano le tariffe per i creatori. Ma ci siamo basati sull’opt-in da parte dell’intero ecosistema, cosa che non è avvenuta.
Stiamo quindi apportando alcune modifiche al nostro approccio alle tariffe per i creatori. A partire dal 31 agosto: – Tramonterà il Operator Filter OpenSea; – Passare a tariffe facoltative per i creatori su tutte le vendite secondarie di nuove collezioni; – Migliorare la visibilità delle impostazioni delle tariffe per i creatori e delle inserzioni sul lato dell’acquirente e del venditore.”
In pratica, OpenSea ha chiarito che per le collezioni esistenti che attualmente utilizzano l’Operator Filter (fino al 31 agosto), saranno applicate le tariffe del creatore designate su OpenSea fino al 29 febbraio 2024. Dopo tale data, le tariffe per i creatori saranno facoltative.
La stessa cosa vale anche per tutte le collezioni NFT esistenti su tutte le blockchain non-Ethereum.
Infine, per tutte le nuove collezioni, le commissioni per i creatori di NFT saranno facoltative a partire dal 31 agosto.
Non solo, OpenSea sta aggiornando anche l’interfaccia utente così da aggiungere un filtro alla pagina della collezione per aiutare gli acquirenti a cercare le inserzioni che pagano la tariffa preferita dal creatore. Per i venditori, invece, OpenSea sta cercando di rendere più facile scegliere la tariffa preferita dal creatore o impostare la propria tariffa personalizzata al momento dell’inserzione.
OpenSea: il marketplace NFT abolisce l’Operator Filter
Come evidenziato nel suo blog post, OpenSea ha voluto chiarire che l’Operator Filter non ha funzionato, descrivendo le motivazioni.
In pratica, l’Operator Filer è uno strumento progettato per dare ai creatori un maggiore controllo, limitando la vendita delle loro collezioni ai marketplace web3 che applicano le tariffe dei creatori nelle vendite secondarie.
Lanciato nel novembre 2022, lo strumento on-chain è un semplice frammento di codice che i creatori possono aggiungere ai loro contratti NFT. In questo modo, OpenSea avrebbe applicato le tariffe dei creatori solo per le nuove collezioni che utilizzano uno strumento di applicazione on-chain.
Questo avrebbe limitato le vendite di NFT ai marketplace che applicano le tariffe ai creatori, bloccando il trading di tali NFT su quei marketplace quotati a royalty zero o a royalty opzionali.
Non solo, durante dicembre 2022, OpenSea aveva anche integrato la supervisione dell’Operator Filter dal CORI – Creatori Ownership Research Institute.
Sarebbe un gruppo d’aziende come OpenSea, Nifty Gateway, Zora, Manifold, SuperRare e Foundation che avrebbero utilizzato un portafoglio multi-firma per apportare modifiche a tale registro.
Ad ogni modo, dopo neanche un anno dalla sua introduzione, tale Operator Filter avrebbe funzionato se tutti i membri dell’ecosistema web3 avessero dato il consenso richiesto. Cosa che però non è avvenuta.
L’integrazione della rete Zora
Il mese scorso, OpenSea ha annunciato di aver aggiunto il supporto per la rete Zora, una nuova catena progettata per ridurre al minimo i costi per i creatori e supportare meglio i media e la cultura della catena.
Tale annuncio è arrivato a soli due settimane dal lancio di Zora, che è avvenuto esattamente il 21 giugno.
Eppure, la rete Zora è già supportata da oltre 45 piattaforme, tra cui Sound, Mint.Fun, Galley, Highlight e Rainbow.
