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Anche se il segmento crypto non sembra fornire segnali di ripresa, Ethereum, la regina delle criptovalute, sta vivendo un periodo molto importante che potrebbe portare a un aumento di valore.
Da sempre nel mirino degli analisti, che la considerano una criptovaluta in grado di influenzare l’intero mercato, un po’ come Bitcoin, Ethereum può contare in questo momento su una congiuntura positiva basata su tre elementi importanti: lo staking, la SEC e il gradimento dei grandi gruppi.
Per chi invece è alla ricerca di un investimento dal potenziale 1.000X a fine articolo consigliamo invece un nuovo progetto crypto che sta polverizzando ogni record in prevendita: WSM.
Summary
Ethereum: l’adozione è ai massimi
Uno dei motivi principali per cui Ethereum continuerà a crescere è la sua inarrestabile adozione da parte dei grandi gruppi come Paypal e VISA, giusto per citare i due più famosi e attivi in questo momento.
Nonostante i layer1 siano numerosi e sempre più veloci ed efficienti, i gruppi istituzionalizzati preferiscono Ethereum per la sua maggiore decentralizzazione e affidabilità.
Il passaggio al proof of stake ne ha migliorato anche l’impronta ecologica, ora più ridotta grazie al nuovo algoritmo di consenso che non richiede un calcolo computazionale estremo come nel caso di Bitcoin.
La blockchain di Ethereum è anche estremamente popolare ed è la più utilizzata come base per la creazione di un’ampia gamma di applicazioni decentralizzate (dApp) nel settore della finanza decentralizzata (DeFi), dei token non fungibili (NFT) e dei videogiochi.
Tra gli esempi più recenti c’è quello di PayPal, una delle società leader nel settore dei pagamenti digitali, che ha annunciato in questi giorni il lancio della propria stablecoin PayPal USD (PYUSD) che sarà basata su Ethereum.
Visa ha invece comunicato che molto presto sarà possibile pagare le commissioni di Ethereum, il cosiddetto GAS, tramite carta di credito e senza dover avere ETH nel wallet per validare la transazione.
Per la SEC non è una security e arrivano ETF
Parallelamente a quanto sta succedendo con Bitcoin, anche Ethereum è molto richiesto. Gli Ethereum Futures hanno registrato una significativa impennata di interesse grazie alle recenti richieste presentate da importanti società di investimento negli Stati Uniti.
ProShares, VanEck e Volatility Shares sono tra le rinomate entità che hanno formalmente presentato le richieste alla US Securities and Exchange Commission (SEC).
Secondo fonti attendibili, la SEC sarebbe disposta a esaminare attentamente la possibilità di introdurre sul mercato un ETF basato sui futures di Ethereum.
Questa notizia rappresenta un significativo cambio di rotta rispetto a maggio, quando l’istituto di vigilanza americano aveva consigliato alle società di mettere in pausa i loro sforzi per introdurre ETF basati sui futures di asset digitali.
Inoltre allontana Ethereum dalla definizione di security, per quanto la stessa SEC non lo abbia mai neanche nominato durante gli attacchi agli exchange.
Ad oggi sono ben quattordici le domande di ETF collegati ai futures di Ethereum in attesa di valutazione da parte della Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense. Un numero di richieste maggiore rispetto a quelle di Bitcoin.
Staking di Ethereum in forte crescita
L’aggiornamento Shanghai ha permesso di ritirare gli ETH messi in staking prima del passaggio a proof of stake e ha dato il via allo staking di Ethereum su larga scala.
Chi era preoccupato che il prezzo di Etehreum crollasse con la corsa all’unstaking ha dovuto ricredersi. Al contrario, la richiesta di staking per la valuta di Vitalik Buterin è cresciuta esponenzialmente, grazie anche all’utilizzo dei Liquid Staking Derivatives.
Negli ultimi mesi, i Liquid Staking Derivatives o LSD, hanno avuto un enorme successo nel campo della DeFi, la finanza decentralizzata del mondo crypto.
In poche parole si tratta di IOU tokenizzati (IOU, acronimo di “I owe you”, è un documento che riconosce l’esistenza di un debito) che vengono emessi quando si mettono in staking gli ETH attraverso una piattaforma di liquid staking.
Riassumendo potremmo dire che si tratta di token speciali che corrispondono al valore del deposito. Questi token iniziano ad accumulare un rendimento che va direttamente al wallet, risparmiando la fatica e il costo (le commissioni per il gas) di dover ritirare i premi, come nel normale staking.
I fornitori di liquid staking prelevano però una quota del 5-10% del rendimento come commissione per il servizio.
WSM: la forza della community
Anche se Ethereum può contare su una serie di ragioni istituzionali molto interessanti, il suo prezzo non potrà mai decollare come quello di una meme coin, capace di far diventare milionari gli investitori con un investimento modesto.
Wall Street Memes è al momento una delle comunità di investitori al dettaglio più in voga su Internet, salita alla ribalta nel 2021 con la mania delle meme ma che di recente ha ampliato la sua rilevanza nello spazio delle criptovalute con una nuova prevendita del token associato WSM.
La sua prevendita, tuttora in corso, ha raccolto più di 25 milioni di dollari, una cifra record che però non sorprende viste le dimensioni della comunità di Wall Street Memes.
WSM vanta infatti 523mila membri attivi su Instagram, 250mila su Twitter e più di 100mila sui canali Telegram: wallstgonewild e wallstbullsnft.
*Questo articolo è stato pagato. Cryptonomist non ha scritto l’articolo né testato la piattaforma.
